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Neve, nebbia e sangue: la tragica leggenda del Mortirolo

mortiroloFu qui,  l’ultima battaglia dei Longobardi. Quella che segnò la loro fine, sotto la spada di Carlo Magno e del suo esercito. Pochi lo sanno, ma si narra che quei tragici eventi avvennero proprio sulle Alpi, e precisamente sul passo del Mortirolo. E quella strage gli diede il nome.

Dopo la storica sconfitta di Pavia contro l’esercito carolingio, gli ultimi Longobardi si rifugiarono sulle montagne dell’Alta Valcamonica. Lì, però, Carlo Magno e i suoi li inseguirono e li scovarono: la battaglia fu cruenta e senza esclusione di colpi. Il sangue, versato a fiumi, segnò la fine del popolo longobardo e diede a questo luogo il nome di Mortarolo, che poi con i secoli diventò Mortirolo.

Pietro Angelo Lieta, scrittore camuno originario di Edolo, ha ricostruito la leggenda nell’avvincente romanzo intitolato “La neve, la nebbia e il sangue pubblicato nel 2009. Una saga tragica, raccontata con gli occhi di un ragazzo dell’epoca, che si sviluppa tra intrighi, odio, passioni e tradimenti.

“Il racconto inizia sopra Edolo – racconta l’autore -, dove ora c’è la chiesetta di San Clemente ma prima dell’arrivo del cristianesimo sorgeva un luogo di culto pagano. E poi corre tra le valli e le montagne della zona. C’è ancora un monte che si chiama Pagano dove si asserragliarono gli ultimi fuggitivi nel disperato tentativo di salvarsi. In quella terribile guerra in montagna si verificò la strage che segnò la scomparsa di quel popolo germanico dall’Italia”.

Copertina del libroTitolo: La neve, la nebbia, il sangue
Autore: Pietro Angelo Lieta
Prezzo: € 30,00
Pagine: 322

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