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Sentieri del Tarvisiano e delle Alpi Giulie, la nuova guida di Stefano Ardito

70 itinerari descritti con rigore tra Friuli, Slovenia e Austria, con tanti preziosi approfondimenti sui luoghi attraversati dai sentieri

“Lo Jôf Fuart è la cima più alta e centrale di uno dei massicci più belli e imponenti delle Alpi Giulie, superba immagine di grandezza e forza contenuta. E’ un trono sfavillante nel regno della luce e della gioia”. Non poteva che essere il grande Julius Kugy a indicare la via a Stefano Ardito, per la realizzazione di questa sua ennesima fatica, tra lettere, immagini, sentieri e panorami, ovvero la nuovissima guida Sentieri del Tarvisiano e delle Alpi Giulie (Idea Montagna; pag. 320; 26 euro).

Passo dopo passo, l’autore descrive con parole ben cadenzate e fotografie suggestive le Alpi Carniche e Giulie, una delle zone dell’arco alpino meno note e frequentate soprattutto riferendosi al grande pubblico italiano, alpinisti ed escursionisti esperti compresi. Diversa invece l’attenzione e il puro sentimento di chi vive nelle zone limitrofe a queste valli, ben riscontrabile anche nelle cittadine della pianura friulana. In Slovenia, invece: “il Triglav è uno dei simboli nazionali e una massima sostiene che chi non ha calcato la sua vetta non è un vero cittadino sloveno”, scrive l’autore

A proposito di vette, nella guida sono comprese le descrizioni per le salite di parecchie cime, tra le quali, quelle del Canin, del Triglav e dello Jôf di Montasio, anche se la maggior parte degli itinerari si svolge su tracciati escursionistici, con camminate verso passi, cime e rifugi. Non mancano escursioni più semplici che si snodano nei fondovalle o nei magnifici boschi della foresta di Tarvisio, ambiente abitato anche dall’orso e dove non è raro scorgere il volo dell’aquila.

Oltre agli aspetti naturalistici, la guida racconta e descrive le opere dell’uomo come le chiese e, soprattutto, fortificazioni e trincee della Grande Guerra, simbolo di una divisione imposta dall’uomo, per un territorio conteso che, da un punto di vista estetico ed escursionistico, può essere considerato tutt’uno, tra Italia, Slovenia e, in parte, anche Austria.

La guida è suddivisa in cinque zone per un totale di 70 itinerari, la maggior parte in Friuli Venezia Giulia con brevi puntatine in Austria e un intero capitolo dedicato alla Slovenia. Ogni percorso è introdotto da una presentazione e corredato da una scheda di approfondimento a proposito di varie tematiche. Il tabellino di ogni itinerario annovera le classiche informazioni delle guide escursionistiche, con l’interessante aggiunta delle voci “frequentazione” e “famiglia”, quest’ultima intesa come la possibilità di fruizione da parte di bambini, sia come difficoltà, sia come motivi di interesse, non sempre scontati per i piccoli escursionisti. Altimetrie, cartine e fotografie completano lo svolgersi del percorso, per una guida graficamente ben curata, come tutte quelle di Idea Montagna.

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