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Sui sentieri del Monte Peglia dove l’Umbria dà spettacolo

Facile escursione ad anello tra i colori dell’autunno e con belle visuali su alcuni dei più affascinanti borghi storici del “cuore verde” d’Italia

Il Parco del Monte Peglia e Selva di Meana in Umbria fa parte del Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico (S.T.I.NA.) e comprende l’area alto-collinare e montana di diversi comuni compresi per lo più nella provincia di Terni. L’area protetta è costituita da una serie di foreste demaniali, prevalentemente di latifoglie, di particolare interesse naturalistico, faunistico e paesaggistico. Circonda il sistema forestale una suggestiva campagna in cui prevale la coltivazione della vite che, in autunno, rivaleggia per colori con i boschi in cui prevalgono i gialli dell’acero e del carpino bianco. Un interessante progetto di realizzazione di un Parco Interregionale con la confinante Riserva Naturale di Monte Rufeno nel Lazio, giace sepolto nei cassetti della burocrazia, ma si spera possa vedere la luce al più presto.
Il percorso suggerito non presenta particolari difficoltà se non quella della sua lunghezza di circa 16 chilometri. Il giro ad anello permette di scoprire la bellezza dei boschi di latifoglie della Selva di Meana e parte dal piccolo borgo di Allerona (TR).

L’itinerario

Partenza e rientro: Allerona (TR)
Dislivello: + 400 m
Durata: 5,30 ore del giro ad anello
Difficoltà: E

Lasciato il centro di Allerona si prosegue per un breve tratto sulla SP 50 Osteriaccia e giunti presso il cimitero, si svolta a sinistra per imboccare una sterrata.

Inizialmente si attraversano terreni coltivati e poi, superato il torrente Ripuglie, ci si addentra nei suggestivi boschi della Selva di Meana verso Villa Cahen (565 m). Ci si incammina quindi sul tracciato facente parte del più ampio Grande Anello dell’Orvietano (GAO) che in questo tratto si inoltra in un fittissimo bosco, al cui interno sono visibili i resti dell’antico acquedotto che portava l’acqua dal Molino del Paglia fino alla villa oltre ad alcuni ponticelli in pietra.
Si lascia ben presto il GAO procedendo verso Villa la Selva, denominata anche Villa Cahen, dal nome del ricchissimo finanziere di Anversa che, innamorato dell’Italia e dei suoi paesaggi, la fece edificare nel 1880 in stile liberty. La visita della villa e i suoi giardini (oggi proprietà demaniale gestita dai Carabinieri) è su prenotazione chiamando lo 0763 628312 o il  Reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi tel. 075 812285 e 075 8155038.
Da questo punto si comincia a scendere verso Casa Nova con una serie di tornanti per poi dirigersi in direzione di Allerona percorrendo i margini del bosco. A un ulteriore bivio si continua verso i Poderi Aiarella e Casaccia da cui si rientra ben presto nell’area boscata. Superato il Podere Aiarella (475 m), si prosegue in leggera salita fino al bivio (491 m) con la strada dell’andata da cui si rientra ad Allerona.

Da vedere

L’intera zona è costellata da piccoli borghi e residenze che ricordano i fasti di epoche passate. Tra questi Collelungo (Frazione di San Venanzo), citato in antichi documenti come «Villa collis longis». Il borgo fu dal XIII secolo sotto la giurisdizione di Orvieto di cui costituiva un avamposto che dominava la sottostante via fluviale del Tevere. Nella confinante provincia di Perugia merita una visita Monte Castello di Vibio, noto per il suo Teatro della Concordia che è il più piccolo teatro all’italiana e uno dei più piccoli teatri storici del mondo. Fu costruito nel 1808 per volontà di nove famiglie benestanti del paese e riaperto grazie ad un restauro solo nel 1993 dopo diversi anni di chiusura (info: 075. 8780737).

Come arrivare

Da Orvieto ci si dirige verso Allerona lungo la SP 44 che si lascia per la SP 48 in direzione Stazione Allerona e quindi verso il borgo, che si raggiunge percorrendo la SP 49.

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