G8: lo sguardo alla montagna
Sono le montagne del Gran Sasso viste da Teramo quelle che campeggiano nel poster alle spalle dei grandi della terra riuniti al G8 dell’Aquila. Quel Gran Sasso che, con i suoi 2.912 metri, è il più alto massiccio montuoso degli Appennini. Uno splendido scenario all’ombra del quale Capi di Stato e Primi Ministri discutono il futuro del nostro pianeta.
Forse per la prima volta da quando esiste il G8, la montagna in particolare entra con prepotenza nell’immaginario e di certo fra i temi ambientali in discussione fra gli Stati più avanzati del pianeta. Proprio dalle montagne infatti, con i ghiacciai e l’acqua che ne deriva, occorre ripartire per comprendere e affrontare i problemi globali del pianeta: inquinamento, scioglimento dei ghiacci, estremizzazione dei fenomeni atmosferici, siccità,carenza idrica, problemi di sussistenza e sopravvivenza, financo alla fame che spinge milioni di esseri umani ad emigrare, con tutte le ricadute geopolitiche che questi fenomeni comportano.
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