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Ambiente, i climber sfidano Obama

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PIERRE, Usa — "Vogliamo leader, non solo politici. Fermate il riscaldamento globale". Questo il messaggio lanciato da un gruppo di ambientalisti e climber americani che ieri, per richiamare l’attenzione dei grandi della Terra riuniti al G8, sono saliti sul celebre Monte Rushmore e hanno appeso questo striscione, con la foto di Barack Obama, accanto alle sculture giganti dei presidenti americani George Washington, Abraham Lincoln, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt.

La montagna è un tema ricorrente in questo G8. Nella sede ufficiale dell’Aquila, dove campeggiano ovunque delle gigantografie del Gran Sasso d’Italia; nei discorsi dei leader, che proprio ieri hanno discusso di clima, riscaldamento globale e ghiacciai; e nelle manifestazioni degli ambientalisti, che chiedono da ogni parte del mondo maggior attenzione per le istanze ambientali.

L’ultima, spettacolare trovata degli ambientalisti americani, che oggi spopola sulle pagine dei giornali a stelle e strisce, è la scalata al Mount Rushmore, celebre cima delle Black Hilles, nel South Dakota, che ospita il National Memorial: la scultura alta 18 metri dei visi dei 4 leggendari presidenti americani Washington, Lincoln, Jefferson e Roosvelt, realizzata tra il 1927 e il 1941.

Ieri, accanto a loro, è spuntato il viso di Barack Obama, attuale presidente degli Usa. Sullo striscione che portava la sua foto, portato lassù da un folto gruppo di climber tra cui alcuni attivisti di Greenpeace, un messaggio di sfida da parte degli ambientalisti: "America honors leaders not politicians: Stop Global Warming".

"Se il presidente Obama vuole guadagnare un poosto tra i veri leader di questo paese – ha detto Carroll Muffett, direttore delle campagne Greenpeace in Usa – dovrà dimostrare coraggio e basare le sue azioni sulle realtà scientifiche, piuttosto che sulla convenienza politica".

Obama è notoriamente un portabandiera delle istanze ambientali, ma gli ambientalisti, non soddisfatti dell’accordo sul clima raggiunto al G8, hanno voluto lanciare questo richiamo un po’ irriverente che si è concluso con 11 arresti.

"Il tempo sta passando per il clima, per le persone e per i negoziati" ha dichiarato alla stampa Giuseppe Onufri, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. Anche lui, nell’esporre i suoi dubbi riguardo gli accordi climatici del G8, ricorre alla metafora della montagna: "Il punto è che fissare degli obiettivi senza strumenti per realizzarli è semplicemente velleitario. E’ come darsi appuntamento sulla cima dell’Everest senza avere nemmeno comprato corda, scarponi e ossigeno".
 

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