Medicina e benessere

Primo soccorso: traumi alla schiena

immagine generica

Come comportarsi di fronte ad una persona che si è fatta male alla schiena? Prima di tutto, prestare estrema attenzione, perchè le cadute in montagna possono causare gravi traumi vertebro-midollari e anche danni permanenti. E poi ecco alcuni particolari accorgimenti per il soccorso “in ambiente”, in attesa che il ferito sia portato in ospedale.

Oltre il 25 per cento di danni midollari permanenti è causato durante la fase del soccorso extraospedaliero. In montagna, è sempre bene sospettarlo, ed adottare le opportune precauzioni.

Il danno midollare può essere causato da compressioni vertebrali, fratture, sublussazioni, stiramenti o lacerazioni di legamenti e muscoli che provocano instabilità dei corpi vertebrali. Si definisce danno "primario" se causato direttamente dal trauma, "secondario" se deriva da ischemia, ipossia, ipotensione, errate movimentazioni.

Esistono alcune manovre che, in questi casi, sono di preminente importanza. La loro conoscenza e l’addestramento a praticarle è basilare per il soccorritore.

Innanzitutto bisogna conservare la posizione neutra del rachide cervicale (collo). Il primo e miglior sistema di blocco del rachide sono le mani del soccorritore (immobilizzazione manuale). Il collo non deve essere flesso, né esteso, né ruotato di lato: deve essere in asse con la linea della colonna vertebrale e incrociare perpendicolarmente la linea bipupillare, linea ideale che congiunge gli occhi del ferito.

La ricerca di questa posizione dovrà però essere interrotta in caso di contratture, comparsa o aumento di dolore nel momento della manovra, o nel caso le vie aeree siano compromesse. In questo caso, la stabilizzazione del ferito dovrà essere fatta conservando la sua posizione spontanea.

In secondo luogo bisogna attuare la manovra di pronosupinazione. Per questa azione servono come minimo 3-4 soccorritori che sistemino il ferito supino, ruotandolo (se è girato a pancia in giù) con delicatezza e decisione prima su un fianco e poi sulla schiena, facendo attenzione alle mani. In pronto soccorso, di solito, poi si applica il collare (ovviamente avendolo a disposizione).

Il traumatizzato deve essere posto in una giacitura supina perchè è adatta alla valutazione primaria, al BLS (Basic Life Support, ossia la rianimazione cardio-polmonare). L’operazione deve essere ovviamente fatta in una zona dove non ci siano pericoli oggettivi incombenti che costringano a improvvisi spostamenti.

Ricordiamo, comunque, che durante tutto il tempo del soccorso deve essere continuamente ripetuta la valutazione A-B-C-D, che potrebbe dare luogo ad ulteriori valutazioni, definite “secondarie" ma molto preziose.

Se non ricordate la valutazione A-B-C-D, cliccate qui per rivedere la puntata precedente.

Dott. Alessandro Calderoli

Istruttore Nazionale di Scialpinismo
Vicedelegato CNSAS VI Zona Orobica

 

documentprint mail-to

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close