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Al Salone del Libro di Torino torna la Sala della Montagna. Un’occasione anche per incontrare i grandi nomi dell’alpinismo

Un viaggio fra pagine e parole di montagna con grandi nomi dell’arrampicata, della letteratura e della fotografia. Da oggi al 13 maggio

Torna a Torino il format curato da MontagnaLibri e dal Trento Film Festival: un vero e proprio spazio, ospitato nel Salone del Libro, dedicato alla letteratura di montagna e alle novità editoriali che riguardano questo filone.

Si parte il 9 maggio alle 12 con La gigantessa delle montagne (Valentina Trentini editore) di Lorenzo Ferrarese: la storia di Mariedl, che, nei primi anni del ’900, partì dal maso di famiglia alla volta di Berlino, accettando di esibirsi in un circo con spettacoli in tutta Europa. Ma già il primo giorno ci sarà spazio anche per l’arrampicata sportiva, con la presentazione alle 15.45 del libro vincitore del Premio ITAS per la sezione “Alpinismo e sport di montagna”, ovvero Adam the climber (Versante Sud) di Pietro Dal Prà. Un’opera a quattro mani che racconta il più grande arrampicatore di tutti i tempi, Adam Ondra, attraverso le salite memorabili della sua carriera, capaci si svelarci cultura, gusti e stile di vita del fuoriclasse ceco. Per restare sul tema, alle 18 toccherà a Stefano Ghisolfi e Antonella Cicogna presentare il loro Stefano Ghisolfi, il mondo sotto le mie dita (Versante Sud), un viaggio attraverso i monotiri più difficili al mondo, raccontati dallo stesso Ghisolfi, che li ha frequentati ed affrontati: dai 9b+ di Change e Bibliographie, Perfecto Mundo ed Excalibur, passando per il work in progress di Silence (9c).

Venerdì mattina, a partire dalle 10.45, si comincerà la giornata con la narrativa dedicata alle scuole e ai bambini. Il segreto della creatura (Terre di Mezzo) di Giorgia Guarienti è il racconto di un risveglio, caratterizzato da una nevicata stratosferica, che porterà alla scoperta di una magica e strabiliante creatura protettrice, nascosta nei boschi di Bel Nocciòlo. Alle 12, invece, con L’incredibile storia di Alexander von Humboldt (Donzelli), libro vincitore del Premio ITAS nella sezione “Libri per ragazzi”, ci sarà l’occasione di compiere un vero e proprio viaggio nella vita e nelle scoperte dello scienziato ed esploratore tedesco, per scoprire attraverso le sue avventure i segreti del nostro pianeta ma anche l’interconnessione che domina il nostro rapporto con quanto ci circonda. L’ambiente sarà poi al centro dell’incontro, previsto alle 14.30, con Paola Mazzarelli, dal titolo Il paesaggio e la storia: quando il dato tecnico è (quasi) l’ultimo dei problemi. Si esploreranno le diverse facce della letteratura di montagna, fra racconti di ascensioni, romanzi, narrativa di viaggio e d’avventura, gialli, classici dell’esplorazione e saggi precursori dell’ambientalismo. Si proseguirà, alle 17, con Massimiliano Ossini, autore di Kilimangiaro. Così lontani, così vicini (Rizzoli), fra le cui pagine il noto conduttore televisivo torna a raccontare le montagne più belle del pianeta, ampliando la propria narrazione con temi globali e cruciali, come la sostenibilità, la contaminazione fra culture e la paura del futuro. Grande attesa poi per l’ultimo incontro di giornata, quello in programma alle 19 fra Enrico Camanni, autore de La montagna sacra, e Andrea Zannini, con il suo Controstoria dell’alpinismo, entrambi editi da Laterza. Un dialogo che è al contempo riflessione accorata su come dall’800 la montagna sia diventata strumento di formazione della classe dirigente europea, con l’alpinismo inteso alla stregua di uno sport capace di temprare l’animo e il carattere. Ma è andata davvero così? E soprattutto, abbiamo ancora bisogno di “conquistare” le vette e “lottare contro l’Alpe”?

Fra i nomi che animeranno la giornata di sabato, segnaliamo alle 18.15 il vincitore del Premio ITAS 2024, Arno Camenisch, con il suo Anni d’oro (Keller): un volume che racconta con grande ironia e una certa nostalgia un mondo luminoso che rischia di scomparire, in una storia che rende un piccolo angolo di montagna specchio dei nostri tempi. Alle 19, sarà invece la volta di Jim Herrington: il fotografo americano – fra i membri della giuria internazionale al Trento Film Festival dello scorso anno – presenterà The climbers (Antiga Edizioni), un libro che raccoglie sessanta ritratti di icone dell’alpinismo. Da Beckey, Cassin e Diemberger a Messner, Robbins e Wickwire, che dagli anni ‘30 agli anni ‘70 hanno espresso il loro talento nell’affrontare le salite più impegnative in tutto il mondo.

Domenica – oltre al ritorno di Matteo Righetto con Il sentiero selvatico (Feltrinelli) alle 17, sequel del tanto acclamato La stanza delle mele – ci sarà modo di esplorare più da vicino gli effetti che la montagna ha sul nostro stato d’animo più recondito ed interiore. E di farlo attraverso due libri in particolare: La montagna non ride e non piange (Solferino) di Marco Berti e Abituati a cadere (De Agostini) di Amedeo Cavalleri. Il primo, la cui presentazione è prevista alle 11.45 è un racconto dedicato a chi le montagne si limita a guardarle dal basso, ammirandole e interrogandosi sui motivi che spingono gli altri a salirle. Il secondo, che animerà il Salone a partire dalle 15.45, parte invece dall’esperienza di chi quelle salite le pratica, per interrogarsi sugli insegnamenti della roccia, partendo soprattutto dalla dinamica più sentita: quella del fallimento.

Lunedì, infine, a concludere il ricco weekend, alcuni appuntamenti dedicati alle scuole, con La notte dei cervi volanti (Salani) di Giuseppe Festa – un libro che affronta i delicati equilibri fra uomo e natura – e I lupi delle Alpi (Editoriale Scienza) di Laura Scillitani – un albo per scoprire gli aneddoti più sorprendenti sui branchi di lupi che sono tornati ad abitare le Alpi.

Il programma completo della cinque giorni di Sala della Montagna è disponibile a questo link: https://trentofestival.it/salone-del-libro-di-torino-2024-sala-della-montagna/  

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