Rare ma luminose le nuove stelle (Michelin) sulle montagne italiane
Presentata la nuova edizione della Bibbia dei gourmet. Tra conferme e novità le tavole di montagna non mancano. E attenzione ai più convenienti Bib Gourmand
Le nuove, e le confermate, stelle Michelin sono finalmente state svelate ieri in occasione della presentazione dell’edizione 2024 della mitica Guida rossa 2024. Il mondo della montagna, va, detto, non ha recitato la parte del leone, ma le nuove entrate sono comunque significative e meritano attenzione. Ingresso con il botto da parte di Norbert Niederkofler che conquista subito le tre stelle nel suo nuovo ristorante Atelier di Moessmer a Brunico. Lo chef altoatesino, già pluristellato quando lavorava al St. Hubertus di San Cassiano e promotore della filosofia Cook the Mountain, era effettivamente atteso ad un riconoscimento elevato ma l’ingresso direttamente dall’Olimpo è davvero clamoroso.
Una stella torna a risplendere dopo una breve pausa sul Dolomieu, il ristorante gourmet del DV Chalet di Madonna di Campiglio condotto dalla chef Fiorenzo Perremuto. Tutta nuova è invece la stella sopra il tetto del Wood di Cervinia dove opera la chef svedese Amanda Eriksson, così come quella assegnata al Contrada Bricconi di Oltressenda Alta, in una valle tributaria della bergamasca Val Seriana.
Annunciati anche i nuovi Bib Gourmand, ovvero i locali contrassegnati con la faccia sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi, che si distinguono per il menu completo ad un ottimo rapporto qualità-prezzo. Sono le tavole dove cenare alla grande senza spendere troppo, insomma. Diverse, in questo caso, le tavole segnalate che si trovano in aree di montagna: Apollonia a Nalles (Bz), Krone a Aldino (Bz), Oberraindlhof a Madonna di Senales (Bz), Osteria Platzegg a San Michele (Bz), Ostaria Tyrol a Moena (Tn), Il Ritrovo d’Abruzzo a Civitella Casanova (Pe). Indirizzi da sottolineare con la matita rossa.
