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Torna il premio letterario per chi è stato coinvolto o ha assistito a un soccorso in montagna

Si chiama “Ti racconto il mio soccorso”, è aperto ai soccorritori, ai testimoni e a chi ha avuto bisogno di aiuto. A idearlo la nostra collaboratrice Melania Lunazzi

Storie di salvataggi e soccorsi, racconti ambientati su terreni impervi tra montagne, sentieri, forre, grotte e pareti. Scritti da chi li ha vissuti in prima persona, come richiedente aiuto, soccorritore o testimone, nel corso dei decenni. Torna “Ti racconto il mio soccorso”, un contest per raccogliere le testimonianze, spesso drammatiche e cariche di adrenalina, di interventi di soccorso che hanno avuto luogo nella natura, su terreni accidentati, in tempi recenti o lontani.

Il successo della prima edizione di “Ti racconto il mio soccorso”, un’iniziativa del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli-Venezia Giulia nata in tempi di Covid 19 a cavallo tra il 2020 e il 2021, lancia una seconda prova per aspiranti narratori o testimoni, con scadenza al 7 aprile 2024. Questa volta il concorso è promosso dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, e verrà inserito tra le iniziative per il settantesimo anniversario del sodalizio, che si celebrerà l’anno prossimo. Obiettivo del contest, come recita il comunicato stampa, è cercare “di valorizzare l’operato dei tecnici volontari del Soccorso Alpino e Speleologico, così come di mettere in circolazione una buona energia e raccogliere esperienze che possano essere utili a evitare ad altri eventuali situazioni incresciose e pericolose”. Non è un caso, sottolinea ancora il comunicato, che molti soccorritori abbiano scelto di entrare a far parte del Soccorso Alpino e Speleologico dopo aver ricevuto a loro volta un soccorso in montagna.

“La prima edizione – spiega Melania Lunazzi, ideatrice dell’iniziativa – ha avuto successo. Sono arrivati 40 racconti da tutta l’Italia con testimonianze da Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.

Uomini e donne, escursionisti, speleologi, rocciatori si sono messi a nudo raccontando avvenimenti ed emozioni, restituendo esperienze uniche (o tragiche) e ricche di insegnamenti, che sono state lette pubblicamente da due attori, Claudia Grimaz e Massimo Somaglino, commuovendo tutti. Dei dieci finalisti è stato poi scelto un solo racconto vincitore.

Ha vinto “All’addiaccio”, di Emanuela Margarita, ritrovata dal fiuto di un cane del Soccorso Alpino dopo due notti trascorse, appunto, all’addiaccio, a causa di una brutta caduta in un luogo recondito e impervio. Il racconto, che lascia dei messaggi molto positivi, è stato pubblicato e può essere letto su https://www.cnsas.it, il sito nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.

Sono migliaia le missioni di soccorso portate a compimento ogni anno dai tecnici volontari del Soccorso Alpino e Speleologico, ma “quasi mai – continua Melania Lunazzi – c’è il tempo di ascoltare fino in fondo una testimonianza, di accogliere i sentimenti e le emozioni di una piccola o grande disavventura, di assorbire il riscontro di come è successo e di cosa si è provato”.

Le testimonianze di cosa è accaduto, del prima, dell’incalcolabile, dell’errore di valutazione sono invece un prezioso punto di vista che quasi mai viene raccolto: per pudore, per rispetto o semplicemente perché non è quello il momento migliore per farlo. Quando si vivono le (dis)avventure, spesso non c’è tempo per scriverle”.

Un’iniziativa che, in maniera del tutto inedita, – così Roberto Bolza, consigliere nazionale del CNSAS – dà voce a quel turbinio di emozioni e sentimenti che invade la mente di chi viene soccorso, ma anche del soccorritore. Quando si parte per una missione di soccorso è importante non sottovalutare mai, oltre ai necessari aspetti tecnico-sanitari, anche la componente umana, che contraddistingue sia chi è in pericolo, sia chi mette a repentaglio la propria vita per salvare quella altrui”.

L’edizione 2023-2024 prevede una classifica con tre vincitori a pari merito, ed eventuali menzioni speciali. Le premiazioni si terranno a giugno in una località di montagna, con la lettura dei brani premiati da parte di due attori, un uomo e una donna. La giuria sarà composta da esperti di montagna, soccorritori e giornalisti.
I racconti concorrenti vanno inseriti sulla piattaforma www.kepown.com entro il 7 aprile 2024 alla voce “concorsi” dello stesso sito (link: https://www.kepown.com/tiraccontoilmiosoccorso).

La Giuria valuta individualmente le opere ed attribuisce un punteggio sulla base di “forma“ (competenza linguistica e correttezza formale), “contenuto” (originalità e attinenza al tema) e “comunicazione” (capacità di trasmettere emozioni e originalità espressiva). Ci sarà anche il voto del pubblico, che potrà esprimersi direttamente sulla piattaforma. E’ previsto un premio speciale per il racconto più votato.

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