Alpinismo

Zabalza, Vallejo e Madoz in vetta all’inviolato Phurbi Txiki (6.140 m)

I tre realizzano la prima salita di questa cima dell’Himalaya nepalese prima di dedicarsi al loro obiettivo principale, il Phurbi Chhyachu (6637 m)

Michel Zabalza, Juan Vallejo e Iker Madoz in vetta al Phurbi Txiki (6140 m): si tratta della prima salita a questa inviolata cima himalayana. I tre si trovano in Nepal da circa due settimane, in una spedizione leggera che ha come obiettivo la seconda salita assoluta del Phurbi Chhyachu (6637 m), nella remota regione del Jugal Himal, a Nord della valle di Kathmandu.
Gli alpinisti hanno appunto coronato la fase di acclimatamento con l’ascesa del Phurbi Txiki, in stile alpino e con due bivacchi. La cima, che presenta “una vetta molto vertiginosa” secondo quanto dichiarato da Zabalza, era così affilata che non c’era spazio per tutti e tre insieme che hanno dovuto fare a turno per scattare le foto di rito in vetta.

Verso il Phurbi Chhyachu

Adesso la cordata è pronta per la sfida al Phurbi Chhyachu. Si tratta di una montagna che si eleva sulla frontiera tra Nepal e Tibet, 20 km a Sud dello Shisha Pangma. La prima salita si deve a un team giapponese guidato da Ichiro Yasuda nel 1982, dopo che un’altra spedizione nipponica aveva già tentato l’ascesa nel 1958. Secondo il resoconto dell’American Alpine Journal, la spedizione di Yasuda incontrò grandi difficoltà tecniche sulla montagna e fu costretta a collocare 2000 m di corde fisse tra il primo campo e la vetta. La via giapponese passa per la cresta Sud-Est, definita dai partecipanti alla spedizione “l’unica via praticabile che abbiamo visto”.

Zabalza, Vallejo e Madoz hanno tuttavia dichiarato di voler tentare la salita per il pilastro centrale, ma decideranno con certezza la via una volta sul posto, dopo aver verificato le condizioni della montagna.

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