Pete Whittaker libera un nuovo 8C trad in Norvegia
Eigerdosis, aperta in artificiale nel 1996, è stata salita in libera dal climber britannico
Pete Whittaker ha realizzato la prima salita in libera di Eigerdosis, una vecchia via di artificiale aperta nel 1996 da Hans Jorgen e Moetrym Saelandso, situata nel Profile Wall del Jössingfjord, in Norvegia.
Whittaker, scalatore professionista e membro del duo Wide Boyz insieme a Tom Randall, conosceva già questa via, avendo già scalato quasi tutte le vie del Profile Wall, e soprattutto The Recovery Drink (8C+ trad). Si tratta di una delle vie di fessura più difficili del mondo, aperta da Nico Favresse e ripetuta solo due volte: da Daniel Jung e da Pete Whittaker nel 2019.
Il britannico ha utilizzato su Eigerdosis lo stile redpoint: prima di scalare da primo piazzando tutte le protezioni (non ci sono spit a Profileveggen, nome locale della parete), ha provato tutti i movimenti e le sequenze con la corda dall’alto. La via è composta di una serie di boulders intervallati da riposi più o meno buoni, ci sono sezioni in fessura da incastro e fessure di arrampicata in parete.
Whittaker ha annunciato la salita con un post su Instagram: “Contento di aver concluso questo progetto prima di settembre. Un altro tiro di qualità di Jössingfjord su una buona roccia. Ho scalato la via come secondo tiro, dalla sosta della via multipitch Norwegian Crown (sosta originale di Flying Viking). Non vedo l’ora di tentare la via partendo da terra in settembre”.
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Whittaker ha infatti rivelato alla testata Ukclimbing.com di voler tentare la salita della via partendo da terra e non dalla sosta in mezzo alla parete, molto scomoda per fare sicura. Il britannico ha già scalato tutte le sezioni, ma collegarle sarà dura.