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“I Guardiani del Nanga”, 7 uomini che hanno sfidato i propri limiti

“Sette uomini che hanno sfidato i propri limiti, sette sognatori rimasti impigliati nei ghiacci della montagna degli dèi”. Questa la frase che campeggia sulla copertina de “I Guardiani del Nanga”, romanzo a firma della scrittrice e drammaturga Gioia Battista per Bottega Errante Edizioni. Due brevi righe che preparano il lettore a ripercorrere le storie di 7 alpinisti che, dall’epoca dei pionieri ai giorni nostri, dalla temibile Montagna Assassina non hanno fatto ritorno: Albert Mummery, Willy Merkl, Günther Messner, José Antonio Delgado, Karl Unterkircher, Tomasz Mackiewicz e Daniele Nardi. Sette arditi esploratori che hanno perso la propria sfida con la montagna e ne sono rimasti intrappolati.

Iniziando a sfogliare il libro ci si rende presto conto che quelle due brevi righe potrebbero trarre in inganno: i 7 uomini entrati nella leggenda, non sono infatti i protagonisti primari della storia che sta per iniziare, rappresentano piuttosto delle comparse. Il vero protagonista del romanzo non ha un nome noto, a dirla tutta non vi è traccia del suo nome del libro. È “uno di noi”, un appassionato di alpinismo che, vetta dopo vetta, in un crescendo di esperienza, arriva a sognare l’aria sottile degli Ottomila, e decide di mettersi in gioco. Di prendere in mano il calendario, comprendere quando potersi concedere il tempo necessario a realizzare una impresa simile e iniziare a buttare giù un programma di spedizione. Volo di andata, trek di avvicinamento al campo base, fase di acclimatamento, salita, discesa, ritorno alla civiltà e poi via a casa, con in tasca un sogno realizzato.

Un sognatore che, al momento della partenza, si ritrova con in mano un biglietto e nell’altra un senso di colpa per gli affetti lasciati a casa in stato di ansia. Ma ormai è fatta, è ora di andare. Ad accompagnarlo in questo viaggio tra le vette d’Himalaya è il portatore Pemba. Un uomo carico di energia, vitalità e saggezza. Sarà lui a raccontare al viaggiatore italiano la storia dei Guardiani del Nanga. “Ci sono uomini, my friend, ci sono uomini che montagna non dimentica. E chi arriva fino lì può leggere loro nomi sulla roccia. Quelli che restano di guardia sulla montagna. Quelli che non tornano”.

I Guardiani “appaiono” lungo il cammino del protagonista. Sono presenze invisibili che fungono da stimolo, per il protagonista e per i lettori inevitabilmente portati a immedesimarsi in esso, a una riflessione personale, sul peso di quel sogno che sta cercando di realizzare. Un desiderio che improvvisamente lo fa sentire egoista, lo riempie di tormenti che ostacolano la possibilità di vivere in pienezza, a mente libera, l’ascesa del Nanga Parbat. È un protagonista che sale attrezzato di ramponi, piccozza e pensieri il nostro “uno di noi”. Riuscirà a mettere da parte i turbamenti interiori e trovare la concentrazione necessaria a raggiungere la vetta?

Dal palcoscenico alla carta stampata

Il libro di Gioia Battista nasce come seconda opera dedicata dall’autrice ai 7 Guardiani del Nanga, già protagonisti di uno spettacolo teatrale omonimo, andato in scena in teatri, rifugi e piazze. Opera teatrale e libro, come rivelato dall’autrice in un emozionato post sui social, vedono come fulcro la figura di Daniele Nardi. “Se potessi riscrivere il finale del mio spettacolo lo farei, Danscriverei che: ‘L’ultimo guardiano del Nanga è Daniele Nardi, ed è qui con noi, dopo la sua avventura in Pakistan e ci ha insegnato a non arrenderci mai. A seguire i nostri sogni, ovunque ci portino’. Se potessi riscrivere il finale della storia, saresti con noi, a ridere di Pemba, a spiegarci la via perfetta, a guidarci attraverso i segreti della montagna. Quando ci penso mi assale una profonda tristezza. Non posso scrivere un finale diverso. Ma in qualche modo quello che ho imparato negli ultimi due anni è che Daniele non ci ha mai davvero lasciati”.

“Il nostro piccolo omaggio – prosegue – è portare le sue parole ovunque, la sua storia e quella di uomini straordinari che condividevano con lui una passione coraggiosa e leale verso la montagna. Il nostro modo di ricordare Daniele. Perché non è il luogo dove nasci a decidere il tuo destino, ma è la forza dei tuoi sogni.‘E vale la pena provarci’. Sempre”.

  • Titolo: “I Guardiani del Nanga”
  • Autore: Gioia Battista
  • Editore: Bottega Errante Edizioni
  • Pagine: 144
  • Prezzo: 15€
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2 Commenti

  1. Bello come non si citi, spero solo nell’articolo, Tom Ballard, fortissimo alpinista che sul Nanga ha perso la vita per troppo entusiasmo nell’inseguire il sogno, per molti folle, di nardi

    1. Secondo me Tom non è importante per la gente perché era una persona che scalava le montagne in tutte le stagioni e per vie anche impegnative, non come l’altro.

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