Il caschetto è da bici perché prima di aprire una nuova via in Marmarole Stefan Glowacz e Philipp Hans hanno raggiunto la base della Croda Bianca (2841 m) sui pedali. Il nuovo itinerario, chiamato Wallride Vol. 1, corre lungo il pilastro sud-ovest e fa parte del più ampio progetto Wallride immaginato dai due alpinisti tedeschi con l’obiettivo di ricercare l’avventura a due passi da casa.
Wallride
Dopo anni di spedizioni in giro per il mondo Glowacz e Hans immaginano una spedizione alpina, tra bici e arrampicata. 2500 chilometri, 50mila metri di dislivello, 3 Paesi e 3 prime salite. L’idea viene a Glowacz durante una spedizione in Groenlandia, probabilmente inconsapevole di quanto questo progetto si adatti alla perfezione al periodo che stiamo vivendo. Le Alpi hanno strade, sentieri, rifugi e molte vie di arrampicata spiega. “Sono le montagne più antropizzate della Terra, tuttavia per me esistono ancora territori nuovi e inesplorati in questa catena”. Ecco allora che si decide di usare un mezzo sostenibile come la bici, rigorosamente muscolare, per viaggiare tra le pareti delle Alpi con tutta l’attrezzatura necessaria a effettuare le salite. Dopo la Croda Bianca i due sono in viaggio verso la Svizzera, poi toccherà alla Francia. In ognuno di questi Paesi l’obiettivo è raggiungere una parete lungo cui aprire una via, vedremo quali saranno le prossime.
Wallride Vol. 1
Lunga 20 tiri, con difficoltà che toccano il 7a Wallride Vol. 1 è il primo capitolo di una storia composta da tre vie. L’itinerario sale lungo la parete sud-ovest di Croda Bianca, in Marmarole. Siamo in Dolomiti ma le Marmarole rimangono montagne selvagge, poco frequentate, dov’è ancora possibile trovare spazio per nuove ed entusiasmanti salite. La via di Glowacz e Hans ne è la dimostrazione.
Mi dispiace solo che abbiano forato, messo e tolto degli spit per speleo da 45 euro della Patzl alle soste e qualcuno sui tiri.
Mi fan ricordare uno cacciatore-scalatore famoso che faceva così, ma lui non lo diceva 🙂