AlpinismoAlta quota

Marco Confortola partito per il Gasherbrum I

Notizia di questa mattina è la partenza di Marco Confortola per il Gasherbrum I. Avevamo lasciato l’alpinista valtellinese con la rinuncia al Nanga Parbat a fine maggio, una scelta dettata dalla continua cancellazione dei voli per il Pakistan, una situazione che ha fatto desistere molti team tra cui quello valdostano al K2 e Broad Peak.

La voglia di Marco di tornare agli 8000 è però forte e in queste settimane non si è arreso per trovare il modo di ritornare nell’aria sottile. La decisione è stata quindi quella di cambiare obiettivo: non più il Nanga Parbat ma il Gasherbrum I, più facile dal punto di vista dell’organizzazione, cosa importante di questi tempi in cui tutto è reso più complicato e incerto dall’emergenza sanitaria. In realtà, il desiderio di Confortola sarebbe stato quello di salirli entrambi nella stessa stagione.

Anche la partenza per il Gasherbrum I è stata incerta fino all’ultimo sempre a causa dei numerosi voli cancellati, ma questo primo ostacolo è stato superato e Marco è arrivato a Islamabad. Tra circa una settimana sarà al campo base.

In forma e motivato, andrà alla conquista del suo dodicesimo 8000 a distanza di due anni, a causa dello stop nel 2020 per l’emergenza sanitaria, dall’ultimo gigante conquistato, il Gasherbrum II.

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13 Commenti

      1. quindi ogni persona che fa un commento avverso a una notizia, è un rosicone? A me non piace il suo stile e il suo obiettivo…tutto qui…e non rosico affatto!!!!

  1. Un in bocca al lupo a Marco CONFORTOLA affinché riesca felicemente nella salita al Gasherbrum I o Hidden Peak, peccato che il buon Juanito Ojarzabal, lo abbia salito due volte.
    Rimango in attesa che qualche esperto mi disegni un profilo di Francesco Maria Tiribelli, architetto, designer, il quale, il 23 e 24 maggio c.a., ha effettuato l’ascesa di Everest/Lhotse.Scusate se è poco!
    Grazie

  2. A me sembra tutto un pò strano. Secondo me il motivo per cui ha rinunciato al Nanga Parbat è perchè non c’erano altre spedizioni e quindi la via normale non sarebbe stata attrezzata (l’unica spedizione andalusa presente vuole fare un’altra via) mentre al Gasherbrum sono confermate diverse spedizioni con possibilità di successo maggiori. Ma ovviamente non sarà mai ammesso.

    1. Secondo me sono poche le persone che oggigiorno sanno salire anche solo le vecchie “normali” senza avere davanti mucchi di persone che le preparano, attrezzano, mettono in sicurezza, garantiscono, … tracciando piste e mettendo campi.
      Chissà che cosa pensano di essere capaci di fare oltre a fare selfies.
      Comunque per il pubblico sono dei grandi.
      Ricordo che quel “pirla” di Purja li ha saliti tutti e 14 in 6 mesi e il K2 d’inverno senza ossigeno con 9 amici quasi in stile alpino in 5 giorni su e giù, se non conto male.
      A proposito una mattina era sull’Everest e il pomeriggio presto sul Lhotse, poi è sceso, ma tre giorni prima era sul Makalu e di solito pista per tutti…. bisogna dedurre che quindi tutti gli altri normalisti son dei brocchi ?!?!?
      No, dai, ora si fa turismo rocchettaro molto scadente, basta pagare bene.
      Mi dicono che Confortola fosse un bravo scialpinista, ma non abbia mai scalato qualcosa di serio.
      Però è volonteroso.

        1. Quasi !
          Se non mi sbaglio avevano piazzato il campo 2, poi distrutto dal vento, ed erano risaliti senza più scendere se non dopo aver raggiunto la vetta… chi in un giorno chi in due giorni….. fissando fisse fino in cima… altri poi non sono riusciti e ne son successe anche di tristi.
          Ma qualcosa c’era già ed erano in 10: quindi direi quasi 🙂

      1. Buongiorno,mi pare che Confortola abbia lasciato la sua firma su vari 8000, compreso K2,non credo sia poco,senza contare le pareti nord in successione e in giornata. E IMPEGNO che ci mette come divulgatore x fare cocscere la vita alpina,x me è aprezzabile.Piu” di altri…

        1. Alberto, ma hai visto cosa fanno a livello mondiale gli alpinisti moderni ?
          Confortola è un bravo ragazzo volonteroso, ma non ha niente a che fare con l’alpinismo moderno e non dovrebbe essere preso ad esempio, se vuoi al massimo va bene come esempio per l’escursionismo d’alto livello, quello delle normali in quota.
          Lui fa belle sciate e camminate, ma a confronto la ragazzotta americana un giorno ha salito il Denali da sola per la via Cassin ed è scesa dalla West Rib….aveva già salito la Slovacca con un’amica e il Diamante da ragazzina 🙂
          A me è lui simpatico.

          1. Errore.
            Ha sceso la West Rib con gli sci che si era portata in spalla salendo la Cassin.
            Lei è anche una sci alpinista coi fiocchi: dato che la Terra è schiacciata ai poli il Denali come ossigeno è molto più alto dei suoi 6190 metri 🙂

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