Alta quota

K2 e Broad Peak, i valdostani rinviano al 2022

Secondo rinvio per la cordata formata da François Cazzanelli, Marco Camandona, Emrik Favre, Francesco Ratti, Jerome Perruquet e il transalpino Mathéo Jacquemoud che sarebbe dovuta partire questa settimana alla volta di K2 e Broad Peak.

Come nel 2020, anche quest’anno a causa delle incertezze dovute alla pandemia da Coronavirus non ci sono le condizioni per una partenza in sicurezza. Tutto era già pronto e gli alpinisti in ottima forma fisica e mentale, ma a bloccarli in Italia anche la cancellazione di tutti i voli per il Pakistan. “Eravamo motivati e fiduciosi dopo aver visto partire le spedizioni primaverili” spiega Francesco Ratti. “Ci siamo allenati fino all’ultimo sperando di poter almeno provare a centrare l’obiettivo, ma alla fine ci siamo resi conto che non ci sono le condizioni per portare avanti il progetto con la giusta serenità e con certezze, quantomeno su voli e organizzazione”. Da qui la scelta di rimandare la spedizione al 2022, anche a causa del fatto che la Seven Summit, agenzia nepalese di trekking e spedizioni, che da anni cura la logistica dei valdostani ha dovuto dare forfait e ha di fatto annullato tutte le spedizioni a K2 e Broad Peak in programma per i mesi di giugno e luglio.

Con la spedizione anche il progetto umanitario a essa collegato è stato posticipato al 2022. Anche in questo caso l’obiettivo di raccogliere e portare abbigliamento destinato ai bimbi pakistani del Gilgit-Baltistan in collaborazione con l’Associazione Sanonani House è stato congelato. Negli scorsi mesi gli alpinisti si sono adoperati per promuovere la vendita di cartoline in modo da raggiungere il budget necessario a coprire i costi del cargo per la spedizione dei capi di abbigliamento. Tutte le cartoline e le donazioni saranno custodite e spedite l’anno prossimo.

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