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Giro d’Italia 2021, si parte! Ecco le tappe di montagne da non perdere

Partenza domani da Torino per il Giro d’Italia 2021. L’arrivo è previsto a Milano il 30 maggio. Totale chilometri per l’edizione numero 104: 3450 suddivisi in 21 tappe tutte in Italia con solo una breve incursione nella vicina Svizzera e in Slovenia. Cima Coppi in Dolomiti sul Passo Pordoi, 2239m.

Le tappe di montagna

Sarà un Giro d’Italia ricco di divertimento per gli amanti delle scalate, che dovranno attendere davvero poco per la prima tappa in montagna, attesa il terzo giorno, lunedì 10 maggio. Partenza in piano da Biella fino a Canelli, dove si inizia a salire con i tre GPM: Bric delle Forche (522m), Castino (540m) e Manera (625m). Anche la quarta tappa, martedì 11, da Piacenza a Sestola sarà caratterizzata da una prima metà pianeggiante lungo la via Emilia; più mossa la seconda con due GPM che arrivano a pendenza oltre il 10%. Arrivati a Fanano, i ciclisti inizieranno la salita del Colle Passerino che termina a 2 km dall’arrivo. Pendenze per lunghi tratti oltre il 10% e punte prolungate del 13-14%.

Si torna a salire giovedì 13 maggio con la tappa appenninica da Grotte di Frasassi ad Ascoli Piceno. Diverse le salite, di cui due classificate GPM: Forca di Gualdo (1496m) e Forca di Presta (1536m). Dopo l’abitato di Ascoli Piceno la strada sale costantemente al 5% circa fino a Colle San Marco (698m) con la pendenza continua ad aumentare fino all’arrivo. Altra tappa appenninica quella del 15 maggio da Foggia a Guardia Sanframondi, nel cuore del Sannio Beneventano. La salita da affrontare è quella di Bocca della Selva, di oltre 20 km. Strappo negli ultimi 3 km con arrivo in salita con i primi 2 km che presentano pendenze sempre attorno al 10% con punte superiori. Dentro l’abitato di Guardia Sanframondi le pendenze si addolciscono.

Non c’è tempo di riposare, domenica 16 è il momento del tappone appenninico in Abruzzo, che metterà alla prova i ciclisti su numerose salite di cui 4 classificate GPM. Nel primo tratto fino a Celano si affronteranno una serie di salite lunghe su strade di media dimensione con discese in alcuni tratti impegnative. Dopo Celano si scala il GPM di Ovindoli (1457) che immette nella Piana delle Rocche. A Rocca di Cambio si svolta per Campo Felice, dova comincia la salita finale di 6 km circa non particolarmente pendente. I 1600 m finali sono interamente su sterrato con pendenze che negli ultimi 500 m toccano punte del 14%.

La tappa del vino Perugia-Montalcino, 19 maggio, sarà particolarmente impegnativa per i quasi 2500 m di dislivello e i 4 settori di sterrato. Due i GPM. Il giorno dopo si rimane in Appennino: si parte da Siena per arrivare a Bagno di Romagna. Passato Sesto Fiorentino, inizia una serie di salite: Monte Morello (pendenze oltre il 15%), il Passo della Consuma (media attorno al 6%), il Passo della Calla (media attorno al 5%) e infine il Passo del Carnaio con alcuni tratti molto impegnativi e pendenze fino al 14%.

Si arriva nelle Alpi Carniche sabato 22 maggio con la tappa 14 da Cittadella allo Zoncolan (1730m). I primi 130 km pianeggianti, anche se sempre in leggera ascesa, portano ai piedi della salita di Monte Rest (1060m). Arrivati ad Arta Terme è il momento della salita finale divisa in due parti: la prima di circa 11 km con strada larga a tornanti e pendenze attorno al 7-8% e gli ultimi 3 km molto ripidi, con la media oltre il 13%. Le pendenze spesso sono oltre il 20%, l’ultimo chilometro è in gran parte attorno al 18%. In alcuni tratti sia nei brevi tornanti si nell’ultimo tratto si riscontrano pendenze oltre il 25% con punte del 27%.

Il tappone dolomitico è lunedì 24 maggio. Oltre 5500 i metri di dislivello. Le gambe saranno affaticate prima dalla lunga salita della Crosetta appena dopo il via per attraversare l’Altopiano del Cansiglio. Si raggiunge Belluno dopo una breve risalita sulle pendici del Nevegal. Si risale quindi la valle del Cordevole attraversando Agordo fino ad Alleghe e Caprile dove inizia il Passo Fedaia che dopo Malga Ciapela presenta circa 5 km sempre oltre il 12% con punte a circa 2 km dalla vetta del 18% (Capanna Bill). Discesa fino a Canazei per scalare il Passo Pordoi (2239m, Cima Coppi) con pendenze costantemente attorno al 6% per tutti i suoi 12 km. Discesa veloce su Arabba e giunti a Selva di Cadore si affronta il Passo Giau con i suoi 10 km praticamente al 10%. Si arriva a Cortina.

Anche la tappa 17, mercoledì 26 maggio, è di alta montagna. Partenza in discesa da Canazei e arrivo in salita a Sega di Ala. La corsa rosa percorrerà in ordine la Val di Fassa, la Val di Fiemme e l’altopiano di Pinè. Salita finale di circa 11 km: i primi 9,5 km quasi sempre sopra il 10% con punte prolungate attorno al 15% (max 17/18%). Dopo gli ultimi tornanti si entra nell’altopiano del Passo Fittanze dove le pendenze si addolciscono fino alla linea di arrivo

Venerdì 28, tappa 19, si resta in montagna con partenza da Abbiategrasso e arrivo in Valsesia. Due le salite impagnative: quella del Mottarone e il Passo della Colma. A Scopello inizia la salita conclusiva di quasi 10 km con pendenze sempre attorno al 9/10% e punte massime del 14%.

Sabato 29, la penultima tappa è ancora in quota con il tappone alpino con sconfinamento in Svizzera dopo la partenza da Verbania. In terra elvetica verrà affrontato l’interminabile Passo di San Bernardino (24 km) con scollinamento oltre i 2000 m e dopo la discesa il Passo dello Spluga (2115m). A Campodolcino dove inizia la salita finale con gli ultimi chilometri 7 km tutti in forte ascesa. Arrivo all’Alpe Motta dopo aver passato Madesimo.

Domenica 30 la Corsa Rosa terminerà a Milano con la consueta tappa crono.

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