AlpinismoAlta quota

Soria, Jornet e Gottler, Txikon e un crollo sull’Icefall: highlights dall’Himalaya

Al Dhaulagiri Carlos Soria annunci di essere pronto per la vetta: il veterano 82enne, che si accompagna a Sito Carcavilla e Luis Miguel Soriano, è al momento a campo base a recuperare le forze dopo aver trascorso tre notti in quota a C1 (5700m) e aver completato l’acclimatamento.

Da quel che racconta alla rivista spagnola Desnivel, si sente bene anche se è un po’ preoccupato per il comportamento della protesi al ginocchio che lo ostacola in determinati movimenti. L’attacco alla vetta avverrà non appena le condizioni della montagna lo consentiranno.

Anche il team di Stefi Troguet, Carla Perez, Topo Mena e Jonatan Garcia si sta acclimatando e ha trascorso diverse notti ai campi alti, inclusa una a C2 (6.470m) sulla via normale e aver portato giù un paio di tende distrutte dalla neve.

Al momento sono al campo base per maltempo, così come la spedizione di Peter Hamor, Horia Colibasanu e Marius Gane impegnata sulla inviolata cresta Nord-Ovest. Dovrebbe continuare a nevicare per giorni, quindi non ci si attendono grandi novità a breve.

Everest

Spostiamoci all’Everest dove si segnala un crollo dell’Icefall, che ha coinvolto uno sherpa e un cliente (inizialmente si era parlato di quattro persone). Per fortuna nessuna grave conseguenza per i due alpinisti, che sono stati evacuati. Non si è ben capito se la via attraverso il ghiacciaio sia ora già percorribile, ma siamo certi che gli Icefall doctors non tarderanno in caso a ripristinarla per consentire di continuare le rotazioni di acclimatamento e le prime vette. Al momento tutti i team hanno raggiunto C2.

Nel frattempo, CB dell’Everest sono arrivati i tre nomi più attesi.

Alex Txikon ha posizionato le sue tende giovedì 29 e ha già fatto una capatina a 6000m. Per un alpinista come lui la grande sfida non sarà tanto quella di arrivare in vetta senza ossigeno, ma piuttosto non trovarsi in mezzo alla folla (con ossigeno) che sicuramente ci sarà lungo la via normale da lui scelta. Non così scontato, nel 2019 David Gottler era stato costretto a rinunciare.

E proprio David Gottler si è ricongiunto in giorni scorsi al campo base con il compagno di spedizione: Kilian Jornet. I due velocisti dell’alta quota vorrebbero salire dalla cresta ovest per realizzare “un’idea semplice e con alte possibilità di fallimento”. Tutti noi speriamo che nonostante le probabilità non dalla loro parte ci riescano, dato questa “idea semplice” dovrebbe essere la prima traversata Everest-Lhotse senza ossigeno.

Vetta sul Kangchung Shar

Scendiamo di quota, ma non di qualità. Rimaniamo però nella regione del Khumbu. Il Piolet d’or Zdenek Hák (2017 e 2019) e Jaroslaw Bansky hanno realizzato la prima salita dell’immensa (sono circa 1000m) parete nord del Kangchung Shar (6.063 m) con discesa dal versante sud. Una bella via tecnica di misto, di cui spediamo di avere maggiori informazioni non appena i due alpinisti rientreranno.

Il colle Kangchung La, 5637m, separa la cima salita dai due alpinisti dall’altra vetta della montagna, il Kangchung Nup, 6043m, scalata per la prima volta nel 1953 da Sir Edmund Hillary durante l’acclimatamento precedente alla prima salita dell’Everest.

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