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Scialpinista sorpreso da una bufera recuperato nella notte sul Bondone

Si è concluso intorno alle 1:30 un intervento notturno sulla cima Palon del monte Bondone, in Trentino, reso particolarmente complesso dalle difficili condizioni meteorologiche, caratterizzate da forte vento, visibilità scarsa e temperature molto basse. Uno scialpinista del 1996 di Mattarello (Trento), dopo essere salito fino alla cima Palon del monte Bondone, è stato sorpreso da una bufera.

Non riuscendo più a rientrare in autonomia e in forte difficoltà a causa del freddo ha chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 poco dopo le 21:20. Sul posto ilSoccorso Alpino Trentino con tecnici della stazione di Trento – Monte Bondone e sanitari delle stazioni Paganella Avisio e Bassa Val di Non. Cinque soccorritori sono stati trasportati da Vason con il gatto delle nevi messo a disposizioni dai gestori degli impianti di risalita.

Le difficili condizioni meteorologiche hanno però costretto i soccorritori a scendere dal mezzo a una quota di circa 2000 metri e a proseguire a piedi, con il supporto del Coordinatore delle operazioni di soccorso che, grazie al GPS, li guidava nella giusta direzione. L’infortunato è stato raggiunto sulla cima in stato confusionale e con un principio di ipotermia, è stato sottoposto ai primi accertamenti medici da parte dei sanitari, imbarellato e trasportato in sicurezza fino al gatto delle nevi.

Da lì è stato portato fino alla località Vason, dove un’ambulanza lo ha prelevato per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento. Fondamentale la collaborazione con i gestori degli impianti di risalita che hanno messo a disposizione dei soccorritori due mezzi. Hanno collaborato all’operazione anche i Vigili del Fuoco.

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14 Commenti

  1. Sarebbe da intervistare per sapere per quale complesso di avvenimenti si e’ ritrovato in quella situazione. Da ringraziare il soccorso che può raccontarla.

      1. smetti pure di leggere un sito che parla di montagna. il ragazzo ha chiaramente fatto un errore imperdonabile che poteva costargli la vita, ma il soccorso esiste proprio per questi casi. così come un’ambulanza soccorre cmq un automobilista che si schianta per aver superato i limiti, e non lo lascia lì al suo destino. per fortuna l’umanità non la pensa come te, altrimenti saremmo ancora al medioevo. io proverei un pò di vergogna per il tuo inutile contributo

          1. Ripeto, perché la prima volta non è andato in onda:
            – tutto ciò va bene per le pecore come voi, che devono essere riportate nel recinto.
            Io sono camoscio!

  2. Ma se pure le formiche sapevano le condizioni meteo avverse di questi due giorni… quanto mi infastidisce l’idea che i soccorritori debbano rischiare per questi giovani fenomeni!!

  3. Sarà partito senza guardare le previsioni meteo ( e a che servono!!!???) con la tutina da sprinter e senza zaino per fare “il record”

  4. Facile fare i drastici con i figli ( fratelli, mariti, padri, amici..) degli altri. Allora aboliamo ogni forma di soccorso , tanto una qualche “colpa” si trova sempre.
    Chissa’ veramente in base a quali considerazioni l’infortunato e’partito per l’escursione.Le previsioni del tempo a breve sono precise , ma basta un niente per far arrivare prima dell’annunciato una perturbazione…o per spostarla di qualche chilometro. senza trascurare un qualche contrattempo in corso di salita o discesa.
    Comunque l’ente soccorritore , a soccorso terminato positivamente o no, esegue indagini e c’e’pure il settore legale ed amministrativo e pure statistico.Non c’e’bisogno di processi sommari basati su simpatia o antipatia come nei secoli bui (o anche contemporenei in certe aree geopolitiche del globo) .
    Se ci sara’ da pagare, si crede che l’ufficio contabile agisca solo spinto dall’indignazione di commentatori?Procedono sempre secondo regole del protocollo del 112 o 118…e magari lo sciatore e’ pure assicurato.

  5. Ipotesi sulla sua mancata autoinformazione meteo o trascuratezza della medesima tutte illazioni da dimostrare, come pure sull’abbigliamento minimale o sulla sopravalutazione delle proprie prestazioni.
    Poi la giornata sbagliata capita a tutti, anche ai guru dello scialpinismo.
    Mai sentito parlare degli sciatori Marcello de Dorigo o Pepi Ploner ?
    Chiaro che un poco dispiace per i soccorritori “disturbati”, ma chi e’ cosi’ sicuro che sia un distrurbo? caso mai a dirlo dovrebberoessere i medesimi, che invece son tipi tosti e addestrati e pure fanno azione educativa emanando piu’che altro consigli preventivi sulla base della loro esperienza.Non e’che appena trovano un disperso, comincino a colpevolizzarlo con paternali.Prima lo curano secondo addestramento.Poi elicotteri, quad cingolati, motoslitte , droni . apparecchi ricetrasmittenti non sono solo gadgets per ricchi , al qualcosa di serio servono.

  6. Passera’ subito nel dimenticatoio,Infatti dopo un solo giorno “BOLZANO – È ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Bolzano uno scialpinista, travolto questo pomeriggio da una valanga in val Senales. L’incidente è avvenuto poco dopo le ore 15 in Valle delle Frane, che porta verso la vetta Palla Bianca.”
    Anzi, dopo le recenti nevicate abbondanti, sara’ a sua volta superata e sostituita da nuova cronaca.
    Strano che ormai non ci si faccia piu’ caso…

  7. giorno 16/ 4 , dopo nevicate primaverili degli scorsi giorni,assai invitanti .
    “MALBORGHETTO (UDINE) – Due persone sono morte stamani in Friuli, travolte da una valanga. La slavina si è staccata dallo Jóf Fuart tra Malborghetto Valbruna e Chiusaforte (Udine), a una quota di circa 2300 metri. I corpi dei due scialpinisti sono stati recuperati alla base della parete, a circa 600 metri di dislivello dal punto in cui erano stati travolti dal lastrone di ghiaccio. Il terzo componente della spedizione è stato invece solo sfiorato dalla massa di neve ed è stato soccorso in parete dai tecnici del Soccorso alpino Fvg e della Guardia di Finanza. Le vittime sono note -omissis.

  8. Attento Cla!! Mi è capitato più di una volta di trovare carcasse di camosci schiantate sui ghiaioni.
    Nella vita non si sa mai…..

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