Trekking

Trekking sostenibile? 8 esperienze sul Sentiero Italia CAI

Parte il 9 aprile dal Parco dell’Etna il nuovo progetto di Gian Luca Gasca lungo il Sentiero Italia CAI. L’obiettivo? Dimostrare che le nostre montagne sono avvicinabili in modo sostenibile, usando treni e autobus per raggiungere l’attacco dei sentieri. Viaggiatore e scrittore, convinto sostenitore di una frequentazione responsabile delle montagne ha più volte portato l’attenzione sul tema della moblità pubblica in montagna. Nel 2015 ha percorso le Alpi, da Trieste a Nizza usando mezzi pubblici e piedi; nel 2016 ha fatto lo stesso lungo la catena appenninica, da Cadibona ai monti Nebrodi; nel 2017 si è invece imbarcato in un lungo viaggio via terra attraverso Europa e Asia, fino a raggiugere le pendici del K2.

“Raggiungere con i mezzi pubblici le montagne non è certamente una novità” spiega l’autore. “Le cronache alpinistiche del secondo dopoguerra raccontano di vere e proprie imprese partendo da casa con gli zaini carichi e spostandosi con le corriere fin dove possibile, prima di cimentarsi in ardite scalate. Con il boom economico e con la modernità l’uso dei mezzi è venuto meno in favore della macchina, ma sono convinto che i tempi siano maturi per fare un passo indietro e pensare a un avvicinamento diverso e più consapevole ai sentieri”. Salire con i mezzi permette di non affollare i parcheggi in quota, di inquinare meno. “Permette di godere appieno del paesaggio, di rilassarsi durante l’andata come al ritorno” aggiunge. “Spero anche che possa essere uno stimolo al ripristino di vecchie linee purtroppo dismesse. L’impoverimento dei mezzi pubblici verso le valli non è infatti solo un problema per il turismo, soprattutto quello straniero, ma anche per gli abitanti. Vivere in valli senza servizi comporta la necessità di una macchina e magari la più semplice decisione di spostarsi verso zone meglio servite contribuendo allo spopolamento dei territori montani alpini e appenninici”.

Linea 7000

Chiamato “Linea 7000”, con un chiaro riferimento alle mappe dei trasporti pubblici urbani e ai settemila chilometri del Sentiero Italia CAI, il progetto sarà raccontato attraverso 8 pillole video, per altrettanti parchi naturali e nazionali lungo tutto lo stivale: Pollino, Foreste Casentinesi, Abruzzo, Majella, Gran Sasso, Sibillini, Val Grande, Gran Paradiso, Stelvio e i Parchi regionali delle Alpi Apuane e dell’Etna.

L’idea, spiega Gian Luca, è quella di raccontare non solo la fattibilità di una montagna vissuta con i mezzi pubblici, ma anche un Sentiero Italia vissuto con uno spirito diverso. “Sono pochi i fortunati che possono partire per percorrerlo tutto. Mi piace pensarlo invece come un grande bacino di possibilità per scoprire il nostro Paese con trekking di uno, due, tre o più giorni. Per questo ho deciso dì raccontare alcuni dei tratti che attraversano parchi e aree protette, tra le zone più suggestive del Paese, nella realtà il progetto è fattibile quasi lungo tutto l’itinerario.”

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