News

A 14 anni Alfiere della Repubblica per il suo amore per la montagna

Nella giornata di giovedì 11 marzo, come reso noto dal Quirinale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 28 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che nel 2020 si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali. Giovani che rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia.

Tra le motivazioni che hanno orientato la scelta del Presidente spicca la seguente: “Per la forza e l’impegno con cui trasmette l’amore per la montagna. Nonostante le conseguenze di un incidente in giovanissima età, è diventato esempio di resilienza e riscatto per amici e compagni di scuola, facendosi testimone non solo dei percorsi tra le bellezze naturali ma anche di importanti valori sociali”. 

Il giovane Alfiere che si è distinto per la sua passione per la montagna è Diego Barbieri, 14enne di Ceranesi (GE), vittima a soli 8 anni di un grave incidente in bosco che lo ha costretto alla sedia a rotelle.

“Nonostante il grave incidente avuto a 8 anni, il genovese Diego Barbieri non si è arreso e a soli 14 anni è stato nominato Alfiere della Repubblica dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo essere stato salvato dai medici dell’ospedale Gaslini di Genova, Diego è diventato esempio di resilienza e riscatto per amici e compagni di scuola e dopo il suo incidente nel bosco continua ad andare in montagna e a promuovere le bellezze della nostra terra. Bravo Diego per aver dimostrato che nessun ostacolo è insormontabile!”. Queste le parole del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti diffuse sui social dopo la nomina del giovane alfiere.

“Quella di Diego è una storia toccante – il commento dell’assessore alle Politiche giovanili e alla Scuola Ilaria Cavo – , che emerge grazie al riconoscimento di oggi e che è giusto valorizzare. Racconta e riconosce la forza di un ragazzino che non si è arreso, ma contemporaneamente riconosce la forza di una scuola e di una comunità che hanno saputo capirlo e accompagnarlo: prima nei piccoli passi necessari per una vita nuova, più difficile, diversa da quella a cui era abituato a causa di un terribile incidente, poi di nuovo sulle montagne grazie a una joelette, un mezzo speciale per l’arrampicata, che ora gli permette di raggiungere le vette insieme ai suoi compagni”.

“Mi sono complimentata con Marco, suo papà – prosegue Cavo – . Mi ha spiegato quanta forza gli ha dato il progetto che la sua scuola, l’Alice Noli di Campomorone, ha dedicato alla “montagna”. Quella montagna che Diego ama e che lo ha stimolato. È stata la svolta: ha dato forza a lui, e ha dato forza ai compagni. Un messaggio di inclusione a doppio senso. Mi sono complimentata anche con il professor Stefano Piana per la dedizione con cui ha seguito Diego, portando avanti quel progetto già avviato, senza trasformarlo ma migliorandolo per Diego. I suoi limiti visivi e pratici sono diventati una crescita per tutti, per una classe, per una scuola, per il volontariato arrivato nel suo paese e nella sua comunità. Grazie Diego per la tua capacità di reazione. Essere alfiere da oggi vuol dire essere anche un esempio per gli altri, insieme agli altri”.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close