Nel weekend calo termico e qualche nevicata. Ancora attenzione alle valanghe!
Pioggia, vento, neve, temperature in picchiata. Negli scorsi giorni il web è stato invaso dal vociferare di un imminente ritorno dell’inverno in questo primo weekend di marzo, dopo settimane decisamente primaverili. Cerchiamo di capire meglio che scenario ci attenda nei prossimi giorni. Per certo non dovremo aspettarci intense nevicate come quelle di gennaio. Piuttosto che ritorno dell’inverno, sarebbe meglio utilizzare l’espressione “ritorno nell’inverno”, ricordandoci che siamo ancora nella stagione più fredda dell’anno.
A seguito dell’arrivo sulla penisola di una perturbazione nord europea, nei prossimi giorni le temperature, fin troppo miti nelle ultime settimane, torneranno in linea con le medie stagionali. E saranno accompagnate da precipitazioni, anche a carattere nevoso.
Dove e quanto nevicherà?
Stando alle informazioni fornite dall’Aeronautica Militare, nella giornata odierna la perturbazione raggiungerà le regioni del Nord, portando nuvolosità e deboli precipitazioni su Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia centromeridionale, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. I fenomeni potranno assumere carattere nevoso sulle Alpi, inizialmente oltre i 1500 metri, per calare a quote collinari, in particolare sul Triveneto, in serata. La nuvolosità si estenderà in giornata al Centro-Sud, con possibili rovesci in particolare su Umbria, Lazio, Toscana e isole maggiori.
Nella giornata di sabato le regioni del Nord si sveglieranno con un cielo plumbeo, fatta eccezione per il Veneto meridionale e il settore orientale del Friuli – Venezia Giulia. Le precipitazioni, a carattere debole, concentrate al mattino su Nord Ovest, Lombardia occidentale ed Emilia Romagna, qualche nevicata ancora residua sulla catena alpina confinale oltre quota 800 metri, si attenueranno nel pomeriggio. Tempo ancora instabile con possibilità di deboli rovesci sulle regioni adriatiche e localmente su Umbria, Lazio e Sardegna. In attenuazione dal pomeriggio, con persistere di instabilità sul Lazio settentrionale. Ancora nuvoloso anche al Sud, con qualche rovescio possibile sulla Campania.
Attenzione ai venti forti, con raffiche di burrasca, sulle aree adriatiche settentrionali e Marche al mattino. Da moderati a localmente forti anche sulla Valpadana al mattino.
Per la giornata di domenica è previsto un persistere della nuvolosità su Alpi occidentali e Centro-Sud. Deboli precipitazioni saranno ancora possibili sulla Sardegna meridionale e la dorsale appenninica centro meridionale. Altrove avremo velature e successivi ampi rasserenamenti.
Le temperature subiranno un calo di una manciata di gradi, in maniera più significativa i valori massimi, in particolare sulle regioni del Nord e dell’Appennino Centrale.
Sempre prudenti in quota!
Il canonico sguardo ai bollettini Aineva e Meteomont ci rammenta di dover tenere gli occhi ben aperti nelle nostre uscite in quota. Il pericolo valanghe tenderà infatti a incrementare di grado nella giornata di sabato in alcuni settori alpini e appenninici.
Nella giornata odierna il settore più occidentale delle Alpi (rilievi valdostani, piemontesi e liguri) appare caratterizzato da un grado 1 (debole), che sale a 2 (moderato) sulla restante parte dell’arco alpino, dalla Lombardia ai settori orientali. Grado moderato anche su Appennino tosco-emiliano, Appennino Laziale – Monte Terminillo, Velino – Sirente, Maiella, Gran Sasso e area del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Per la giornata di sabato notiamo un peggioramento su alcuni settori. Persiste un grado 1 sui rilievi alpini occidentali, mentre il grado sale a 3 (marcato) su Alpi Retiche, Orobie e Prealpi Lombarde. Grado 2 su resto dei settori orientali. Sulle Alpi Apuane il grado passa da 1 a 2. Sale da 2 a 3 sull’Appennino Emiliano centrale. Dati invariati per le restanti aree appenniniche.
Per la giornata di domenica, attualmente lo scenario appare sovrapponibile a quello previsto per sabato ma come sempre vi consigliamo di consultare i bollettini prima di ogni uscita per valutare eventuali aggiornamenti.