AlpinismoAlta quota

Carlos Soria tornerà sul Dhaulagiri: “Tenterò la salita con tutta la forza del mondo”

Ogni qualvolta, di fronte a un obiettivo, ci colga lo sconforto di non potercela fare, dovremmo pensare a Carlos Soria e prenderlo come esempio eccezionale di fiducia in se stessi e forza di volontà. Lo aveva anticipato a novembre, cogliendoci anche un po’ di sorpresa visti i tempi duri che il mondo si trova ad affrontare e la delicatezza della situazione sanitaria soprattutto per le classi di età più avanzate: “in primavera mi vedrete al Dhaulagiri. Nella giornata di martedì, attraverso un video postato su Youtube, l’indomabile 82enne ha confermato che a breve partirà alla volta degli Ottomila.

Come dichiarato nell’intervista di novembre, il tentativo numero 11 di salita del Dhaulagiri (8167 m), tredicesimo Ottomila che ancora non vuole lasciarsi conquistare dall’alpinista spagnolo, presenta una importante motivazione sottesa: “Vorrei farlo per gli anziani morti durante la pandemia”.

“Salirò con tutta la forza del mondo”

Un video breve ma estremamente toccante, quello attraverso il quale Carlos Soria ha deciso di annunciare la sua imminente partenza (ai primi di aprile), alla ricerca di quell’obiettivo che continua a sfuggirgli. 5 minuti in cui, in un mix di immagini del passato e del presente che lo ritraggono in allenamento sulle pendici innevate del Peñalara (2428 m), la vetta spagnola più alta della Sierra de Guadarrama, ripercorre la sua vita.

Racconta dell’infanzia complicata, vissuta in povertà, “in una casa che non aveva neanche l’acqua”. E della scoperta a 14 anni di quella passione per la montagna che lo avrebbe accompagnato nel futuro, senza mai abbandonarlo. Ricorda le sue imprese sulle Alpi, sul Denali, “uno dei primi spagnoli in vetta”, per poi passare alle avventure a quota Ottomila. Nel 1973 e 1975 tenta di conquistare il Manaslu (toccherà la cima soltanto nel 2010, a 71 anni). Bisogna aspettare il 1990 per vederlo in vetta a un Ottomila: il Nanga Parbat. Una pietra miliare nella sua carriera, con cui ha inizio la sua collezione giunta attualmente a quota 12 Ottomila.

“Detengo anche vari record”, evidenzia lo spagnolo nella clip. Record speciali, che raccontano di un uomo che non si lascia vincere dall’età. Che continua a superare quota 8000 m anche dopo i 60, i 70 e poi gli 80 anni: il K2 salito a 65 anni e poi l’Annapurna a 77, “la montagna più pericolosa del mondo”. Anni di vita, anni di traguardi, che ricorda con estrema gioia. E ora? Ora si guarda al Dhaulagiri. “Ho intenzione di tentare la salita con tutta la forza del mondo”. 

“Stiamo vivendo un momento molto complicato e ho già perso un anno perché per colpa della pandemia non ho  potuto portare avanti il mio progetto – racconta Carlos – . Mi hanno detto ‘hai 82 anni’, una età molto a rischio per questa pandemia. Ma io sono un alpinista“. 

“Ho intenzione di andare con o senza sponsor”, conclude, toccando un punto delicato della spedizione. “Il 5 aprile spero di non partire da solo, spero di andare con questi due compagni qui con me (Sito Carcavilla e Luis Miguel Soriano, ndr)”.

Una forza della natura, un sognatore, che ci auguriamo di vedere finalmente in cima alla Montagna Bianca.

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2 Commenti

  1. CHE DIRE? HA UNA FORZA DI VOLONTÀ INDUSTRUTTIBILE E QUESTO È, PROBABILMENTE, IL SEGRETO DELLA SUA VITA. E’ UN ESEMPIO CHE VALE PER TUTTI ED IN TUTTI I CAMPI. QUESTO LUMINOSO ESEMPIO COSTITUISCE UN VALORE INESTIMABILE PER TUTTI NOI, AVANTI SEMPRE FIN CHE SI PUÒ, E SE NON SI PUÒ SI TORNI INDIETRO A RITEMPRARE LE FORZE E POI, DI NUOVO AVANTI. ( MI RICORDA UN “CERTO” ROMANO BENET E LA MOGLIE NIVES MEROI).

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