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“Dillo con un sassolino”. L’iniziativa che riporta colore nel grigio della pandemia

Il mese di marzo segna un anno esatto dall’avvio del processo di stravolgimento della nostra quotidianità indotto dalla pandemia. Diventa sempre più complicato restare ottimisti, banalmente sorridere. Ecco che bisogna allora cercare di ingegnarsi, di lavorare di fantasia, per non lasciare che i colori del mondo svaniscano giorno dopo giorno. Contro il grigiore dei giorni in pandemia, in Trentino nasce una iniziativa dalle mille sfumature. Si intitola “Dillo con un sassolino”. L’idea di fondo è decorare, con colori e immagini a piacere, un sasso, e depositarlo in un luogo in cui possa essere trovato e ammirato da altri. In città come sui sentieri di montagna. Iniziativa che per certo piacerà ai più piccoli, ma non solo a loro!

“Un sasso per un sorriso”

L’idea sottesa a “Dillo con un sassolino” non è in realtà nuova. Prende a sua volta spunto da un gruppo Facebook: “Un sasso per un sorriso”, che ad oggi conta oltre 24.000 iscrizioni.

“L’ obiettivo del gruppo è di regalare allegria e sorrisi, perché la gente ha bisogno più che mai di una cosa positiva – si legge nelle informazioni – . Disegniamo o scriviamo frasi carine sui sassi, poi facciamo una foto per farli vedere al gruppo. Lasciamo i sassi fuori da una parte ben visibile, per esempio su una panchina, o in mezzo ai fiori per regalare un sorriso a chi li trova. Se questa persona ha Facebook, sarebbe carino se pubblicasse la foto del sasso trovato nel gruppo”.

“Appena scoperta, non ci abbiamo pensato un secondo. Ci siamo dette: dobbiamo portarla anche in Trentino”, raccontano alla redazione de Il Dolomiti le promotrici del progetto in Trentino Monica Ceccato, Sonia Iachemet, Silvana Battisti e Sara Lorenzoni. E così le quattro amiche si sono attivate per regalare sorrisi, partendo da Lavis. “Ma l’iniziativa è aperta a tutti i luoghi d’Italia”, sottolineano.

“Esprimere le proprie emozioni attraverso l’arte e i colori porta ognuno di noi a scoprire qualcosa di unico e speciale – si legge sulla pagina Facebook “Dillo con un sassolino” – . È un divertimento per i bimbi, per gli adulti la consapevolezza che anche se il “mondo” oggi sembra grigio, è possibile trasmettere positività e portar un messaggio al prossimo anche attraverso un sassolino. Si! Un sasso, il primo elemento terrestre. In fondo la pietra significa origine e già gli uomini nell’era primordiale decoravano sassi e rocce per lasciare il segno del loro passaggio. Grazie a tutti coloro che aderiranno a quest’ iniziativa, semplice ma carica di valore!”

“Dillo con un sassolino”: istruzioni

Vediamo insieme come partecipare alla iniziativa che, ci auguriamo, possa essere diffusa lungo le Alpi e gli Appennini. Di seguito le istruzioni che potete trovare sulla pagina Facebook “Dillo con un sassolino”:

  1. Disegna, colora o scrivi una frase su un sassolino, sul retro scrivi il tuo nome di battesimo e #dilloconunsassolino.Una volta decorato fotografalo e postalo su questa pagina indicandone il comune e l’area di destinazione. Posizionalo quindi in un punto visibile o comunque dove può essere trovato facilmente!
  2. Se trovi un sassolino fotografalo e postalo su questa pagina, poi creane un altro e lascialo da trovare.

Una idea che piace

Basta fare un salto sulla pagina Facebook del progetto, creata il 17 febbraio scorso, per scoprire già decine di foto inviate. E, come atteso, l’età degli autori delle piccole opere d’arte spazia ampiamente, senza limitarsi alla fascia infantile.

L’idea piace, fornisce una via di fuga dalla monotonia, diventa anche una simpatica valvola di sfogo di pensieri. Si spazia così dagli animaletti alle piante e ai fiori, dal sole e le stelle agli arcobaleni. E ancora da frasi poetiche, come “il cuore parla al cuore” a quelle che strappano davvero un sorriso, come “torneremo tutti a bere”.

Un sassolino contro la violenza sulle donne

WIRun Trento ha deciso di entrare in gioco in “Dillo con un sassolino” per uno scopo importante. La proposta è di utilizzare un sasso rosso per diffondere il numero antiviolenza e stalking 1522, per parlare di violenza di genere.

“Lavoriamo insieme per diffondere il messaggio  – si legge sulla pagina Facebook “WIRun Trento” – . LA VIOLENZA NON È UN DESTINO. Prendete un sasso, dipingetelo di rosso e scriveteci “1522” il numero anti-antiviolenza. Lasciatelo sulle strade perché tutti possano vederlo, trovarlo e per lanciare un messaggio a chi è in difficoltà: non sei sola, non sei solo! Scriveteci, taggateci, pubblicate qui le foto dei sassi che lascerete o che troverete in strada insieme all’hashtag #unsassocontrolaviolenza.”

Nei giorni scorsi i sassi rossi sono apparsi a Trento e lungo la sua ciclabile. Qualcuno è spuntato anche nella neve del Bondone, come un croco a primavera.

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7 Commenti

  1. Invece di colorare sassolini o pietre e collocarle nell’ambiente naturale, meglio prendere pietre e sassi e lasciarli al naturale su sfondo colorato in casa propria .Infatti ai frequentatori di ambienti naturali(beato chi puo’permetterseli) potrebbe dare fastidio una crescente colorazione invasiva.Un po’ come la musica sparata nei centri commerviali..gusto imposto e anche studiato al fine di solleticare voglia di spendere.
    Qualcuno ha pensato bene di togliere dal legno scuro di vecchi fienili la patina del tempo con grattugiamento
    abarasivo di certe zone del legname.Risultato:grafica in chiaro scuro.idea valida ma poi i graffiti di soggetto discutibile.

  2. Iniziativa ridicola a mio parere. Oltre a fazzoletti, bottiglie, ecc ora in montagna troveremo i sassi con i pupazzetti disegnati. Vabbè, arrendiamoci; questo è il nuovo millennio!!

  3. Eccoci, dopo croci, installazioni artistiche e targhette arrivano i sassi colorati…la montagna non è che una mensola ripida!

  4. concordo coi commenti precedenti….probabilmente il bisogno (leggo ego) di qualcuno cozza col senso vero e prpfondo della Madeìre Terra, che non a caso è stata meglio in nostra (umana) assenza causa locdaun…che miseri gli esseri umani…

  5. Nonostante l’iniziativa abbia uno scopo artistico e ludico, non posso che condannarla; perchè il punto è proprio questo: la montagna non è (e per conto mio non deve essere) né un laboratorio artistico né una sala giochi (e già che ci siamo: nemmeno un auditorium per concerti in quota!)? Nel 2021? Quando è ormai chiaro a tutti che siamo pervasi da ogni tipo di inquinamento e che il pianeta è al collasso. Cosa pensano gli ideatori? Che tutti useranno vernici ecologiche (ma sono poi ecologiche?)? Dopo qualche pioggia o dopo le nevicate cosa finirà nei torrenti di montagna?

  6. Volendo osservare , sono gia’colorati di proprio. Certe zone geologiche poi offrono varieta’ di colori naturali e di tessiture..oltre che di forme.

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