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Mingma G. conferma l’uso dell’ossigeno e la partenza per la vetta da C3. Segui gli aggiornamenti dell’invernale al K2

20/01/21 – Mingma G. conferma l’uso dell’ossigeno

Gli alpinisti che hanno salito il K2 in inverno hanno lasciato questa mattina il campo base per volare in elicottero a Skardu, dove sono iniziate le celebrazioni che proseguiranno a Islamabad.

Ieri ha rotto finalmente il silenzio anche Mingma G. Sherpa, che ha annunciato che avrebbe raccontato la sua scalata una volta a portata di wi-fi.

Mentre attendiamo con impazienza questo momento, ci sono però alcune anticipazioni sulla sua salita che vengono da Alan Arnette e dal New York Times, ai quali il nepalese ha confermato di aver usato l’ossigeno supplementare. Mingma G. racconta al quotidiano americano alcuni dettagli che stavamo attendendo: la partenza sabato notte è avvenuta alle 2.30 del mattino, un po’ più tardi rispetto a quanto programmato, l’1.00 e non da C4, ma da C3 (7400m). L’alpinista spiega infatti che il giorno precedente avevano raggiunto e attrezzato C4, per poi scendere a C3 per riposarsi. Quello che ha inciso maggiormente è stato il freddo, -60° a C3 dice Mingma G., e il vento tagliente che stavano per far rinunciare quasi tutti, tranne Nirmal Purja, che li ha esortati a continuare. Poco prima dell’alba sono giunti a C4, dove hanno riposato per poi ripartire in direzione della vetta appena il sole è arrivato a illuminarli e soprattutto scaldarli.

Ad Arnette, Migma G. Sherpa ha detto anche che gran parte dei 10 alpinisti ha subito congelamenti.

18/01/21 ore 22.40 (PK); ore 18.40 (IT) – Nirmal Purja senza ossigeno

Nirmal Purja ha poco fa confermato di aver salito il K2 senza l’utilizzo dell’ossigeno supplementare. La sua impresa sul K2, che già era nella storia, ha un valore oggi ancora più immenso.

Ecco le sue parole:

Il K2 invernale è stato una sfida bestiale. Credo fermamente che un’impresa di tale calibro non sia possibile se non hai un obiettivo o se è animata solo alla tua gloria personale.

Ho sempre saputo di cosa sono capaci la mia mente e il mio corpo. Per portarle a termine, nelle mie precedenti scalate avevo usato l’ossigeno dagli 8000m in su, ero comunque personalmente soddisfatto di come lavoravo in modo efficiente fino a 8000m. È stata una mia scelta e avevo le mie ragioni e la mia visione. Questa volta è stato difficile decidere se scalare con o senza ossigeno supplementare: a causa delle condizioni meteo e delle tempistiche, non mi ero acclimatato in modo adeguato. Sono riuscito a dormire solo fino a campo 2 (6600m) quando idealmente gli alpinisti dovrebbero trascorrere una notte a C4, o almeno arrivarci prima di tentare la vetta. La mancanza di acclimatazione, il congelamento da me subito durante la prima rotazione e il rischio di rallentare gli altri team, mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti, erano le principali cause di incertezza sul fatto se usarlo o meno. La sicurezza della mia squadra è sempre stata la mia priorità. Fino ad ora ho guidato con successo 20 spedizioni e tutti i membri del mio team sono sempre tornati a casa esattamente come l’avevano lasciata, senza appendere dita delle mani o dei piedi. Questa volta ho deciso di correre un rischio calcolato e ho continuato senza ossigeno. La mia autostima, la consapevolezza della mia forza, della capacità del mio corpo e dell’esperienza che ho accumulato scalando tutti i 14 8000 mi hanno permesso di stare al passo con il resto del team e addirittura di guidarlo. 

Obiettivo raggiunto! Ho scalato il K2 senza ossigeno supplementare! 

Ci sono molti casi in cui gli alpinisti hanno rivendicato vette senza ossigeno, ma seguendo la nostra traccia e utilizzando le corde che avevamo fissato. Alcuni dei quali sono nomi molto conosciuti nella comunità alpinistica. Cosa è classificato come scalata by fair means? 

Personalmente, non è mai stato un grosso problema per me e ancora non lo è. Arrivando dalle forze armate del Regno Unito, abbiamo fatto e facciamo di tutto e non facciamo tante storie. È una scelta personale. La natura e la montagna sono per tutti. Fai la tua scelta”. 


18/01/21 ore 9.00 (PK); ore 5.00 (IT) – La foto di vetta di Nirmal Purja

La seconda foto di vetta è quella di Nirmal Purja, la pubblica insieme a un’altra immagina di lui sotto al grande seracco e a queste parole: “La leadership non ha sempre a che fare con quello che vuoi. La chiave è costruire una visione che possa ispirare. La decisione di andare in vetta è stata dura.  E’ stato uno dei tentativi più difficili mai fatti, senza ripensamenti. Ci sono state comunicazioni tra i vari alpinisti dei team che erano quasi sul punto di voltarsi indietro a causa del freddo. Ma tutti hanno spinto loro stessi oltre ai propri limiti per uno scopo, un obiettivo comune, per rendere l’invernale del K2 realtà, per realizzare l’ultima più grande sfida alpinistica, con una forza positiva e onore. 

Stare in cima alla vetta, essere testimoni della forza degli estremi di madre natura è stato inebriante.. Grazie per il supporto che abbiamo ricevuto da tutto il mondo, ci ha acceso il fuoco nel petto per rendere questo obiettivo una realtà“.


17/01/21 ore 19.10 (PK); ore 15.10 (IT) – Al campo base

Sono arrivati al campo base Nirmal Purja, Mingma David Sherpa, Mingma Tenzi Sherpa, Dawa Temba Sherpa, Pem Chhiri Sherpa, Mingma G. Sherpa, Kili Pemba Sherpa e Dawa Tenjing Sherpa.

Ora che sono tutti al sicuro, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo. Adesso è il momento di riposare, attendiamo di poter vedere anche le loro foto di vetta con l’ombra del K2 proiettata sull’orizzonte alle loro spalle e poter leggere i loro racconti.


17/01/21 ore 19.00 (PK); ore 15.00 (IT) – Il ricordo di Tamara 

Sono tantissime le voci degli alpinisti che si alzano dal campo base del K2 a tutto il mondo per esprimere il proprio dolore per la perdita di Sergi Mingote. Condoglianze, ricordi e condivisione di momenti insieme.

Vogliamo pubblicarne uno, quello di Tamara Lunger, che poco fa ha postato un video girato qualche giorno fa in cui erano insieme, con anche Gavan, a C1. I tre alpinisti ballano e ridono. Un momento di gioia, che mostra perfettamente come era Sergi.


17/01/21 ore 16.00 (PK); ore 12.00 (IT) – A Skardu il corpo di Mingote

Sono arrivati al campo base del K2 i due elicotteri dell’Askari per riportare il corpo di Sergi Mingote a Skardu, da lì potrà tornare a Islamabad per poi essere rimpatriato in Spagna e restituito alla sua famiglia.

Non si hanno ancora conferme ufficiali circa il rientro al campo base degli otto alpinisti che si sono fermati a dormire a C3.


17/01/21 ore 11.30 (PK); ore 7.30 (IT) – La spedizione continua

Seven Summit Treks, in un post in cui ringrazia per il successo l’agenzia pakistana Blue Sky Treks And Tours per il supporto logistico e il personale al campo base, ha annunciato che la spedizione continua e che rimangono in attesa della prossima finestra di bel tempo.

L’agenzia nepalese fa riferimento agli alpinisti loro clienti che in queste settimane hanno trascorso il tempo ad acclimatarsi. Non dimentichiamo poi che sul campo c’è ancora il team di John Snorri e Ali Sadpara con il figlio Sajid.

Bisognerà capire se tutti avranno la predisposizione d’animo e il desiderio di continuare dopo la perdita di Mingote.


17/01/21 ore 11.00 (PK); ore 7.00 (IT) – La foto di vetta

Sona Sherpa (SST team) e Gelje Sherpa (Nirmal team) hanno raggiunto il campo base dopo essere scesi direttamente dalla cima del K2. Con loro è arrivata anche la prima foto di vetta, che immortala Sona alla luce del tramonto delle 17.00. Sona indossa la maschera dell’ossigeno supplementare, ma non è una sorpresa: SST ha sempre dichiarato che i propri sherpa avrebbero usato le bombole.

Questa mattina sono attesi anche gli altri 8 alpinisti che hanno deciso di rimanere a C3 dopo il successo, senza fermarsi a C4. Una decisione questa probabilmente dettata dalle previsioni meteo che davano i venti in rinforzo nella parte alta della montagna.

Quando tutti saranno al sicuro al campo base, la prima invernale al K2 si potrà dire chiusa. Sarà anche l’occasione, con le altre foto di vetta, di sapere chi ha realizzato l’impresa con o senza ossigeno supplementare.

Nella mattina è previsto anche l’arrivo dell’elicottero che porterà a Skardu il corpo di Sergi Mingote, deceduto ieri in un tragico incidente in discesa tra C1 e ABC:


16/01/21 ore 22.00 (PK); ore 18.00 (IT) – Campo 3

Nirmal Purja fa sapere che tutti gli alpinisti sono scesi a campo 3 (7400m). Sona Sherpa e Galje  Sherpa proseguiranno fino al CB già stanotte. Gli altri 8 alpinisti scenderanno al CB domani mattina.


16/01/21 ore 21.10 (PK); ore 17.10 (IT) – Campo 4

Una buona notizia dal K2, dopo la tragica arrivata poche ora fa della morte di Sergi Mingote in discesa da C1. I 10 alpinisti che oggi hanno toccato la vetta sono arrivati al sicuro a C4, 7800m.

La notte è calata su questa giornata storica per il K2 e per l’alpinismo. Ora è il momento di riposare per Nirmal Purja, Gelje Sherpa, Mingma David Sherpa, Mingma Tenzi Sherpa, Dawa Temba Sherpa, Pem Chhiri Sherpa, Mingma G. Sherpa, Kili Pemba Sherpa, Dawa Tenjing Sherpa e Sona Sherpa.

Domani continueranno la loro discesa verso i campi bassi.


16/01/21 ore 17.00 (PK); ore 13.0 (IT) – Vetta

È vetta! Tutti 10 gli alpinisti hanno raggiunto la cima del K2. Per tutte le informazioni: “È vetta sul K2. La grande sfida è vinta!”


16/01/21 ore 14.30 (PK); ore 10.40 (IT) – Saliranno in vetta tutti insieme

Il team ha pianificato di fermarsi 10 metri sotto la vetta, formare un gruppo (tutti e 10 gli alpinisti) e raggiungere la vetta insieme!” fa sapere Chhang Dawa Sherpa dal campo base del K2. Questo significa che gli alpinisti stanno procedendo in gruppi separati in base al ritmo di salita.

Chhang Dawa Sherpa pubblica anche due foto fatte ai teleobiettivi usati al campo base che mostrano gli alpinisti, si può intendere che sono sul pendio prima della cresta terminale.


16/01/21 ore 13.30 (PK); ore 9.30 (IT) – Ancora 200m

Siamo ora a 200 metri dal rendere orgogliosa la comunità alpinistica nepalese“, questo il messaggio postato pochi minuti fa da Mingma G. Sherpa, al momento impegnato nel tentativo di vetta. Conferma arriva anche dal campo base da parte di Chhang Dawa Sherpa.

200 metri sembrano pochissimi, ma a quelle quote sono più o meno altre 2 ore (tempistica che dipende dalle condizioni e dall’eventuale uso di ossigeno).

Per quanto riguarda l’uso dell’ossigeno, non si sa con certezza chi degli alpinisti impegnati nel tentativo lo stia usando. Rispetto alle dichiarazioni iniziali di intenti, le cose potrebbero essere cambiate per molte ragioni. Per avere la conferma bisognerà attendere le dichiarazioni degli alpinisti stessi al rientro.


16/01/21 ore 13.00 (PK); ore 9.00 (IT) – Il commento di Da Polenza

Abbiamo chiesto ad Agostino Da Polenza, esperto conoscitore del K2, un commento sulle tempistiche di salita del tentativo di vetta in corso.

Alle 7.00 italiane erano fuori dal Collo di Bottiglia. Un’ora e mezza per la traversata a sinistra e poi su in leggera diagonale a destra per altre 4, se va bene, o 6 ore, se il gelo appesantisce troppo le gambe e la mancanza di ossigeno i polmoni. Anche se almeno la metá dei 10 respira una miscela d’aria ossigenata che li riporta artificialmente più in basso di 2/3000 metri. Sono in ritardo. In “estate” la vetta la si dovrebbe lasciare per scendere a campo 4 al massimo alle 11 ora italiana, alle 15 massimo 16 ora pakistana. Tenendo conto anche dell’ora legale, credo che le 12 nostre sia il tempo massimo per garantirsi un minimo di sicurezza in discesa”.


16/01/21 ore 11.00 (PK); ore 7.00 (IT) – Passato il Collo di Bottiglia 

Due ore fa Chhang Dawa Sherpa, al CB del K2, aggiornava che la squadra stava attraversando il Collo di Bottiglia. Alle 6.30 Nirmal Purja faceva sapere che in 30 minuti ne sarebbero stati fuori, più o meno quindi a quest’ora.

La conferma che hanno finito la sezione del Collo di Bottiglie è arrivata da Mingma G. alle ore 7.00 (IT).

Se sono partiti secondo orario programmato (ore 1.00 PK, 21.00 IT), il gruppo sta procedendo più lentamente del previsto.

Il meteo è perfetto, come si può vedere nella foto postata da Chhang Dawa, che ha anche pubblicato le previsioni meteo di Ralph Rickli, il quale avvisa che la finestra odierna sarà seguita da un forte rafforzamento del vento che porterà la temperatura percepita tra i -50/55°C.


15/01/21 ore 16.00 (IT); 20.00 (PK) – Annunciato il tentativo di vetta

Incredibile notizia arriva dal campo base del K2, dove Chhang Dawa Sherpa ha annunciato il tentativo di vetta per questa notte. La partenza è per l’una di notte locale (le 21.00 italiane) da campo 4, 7800 metri. Per raggiungere la cima servono di solito 12 ore e infatti la squadra si aspetta di arrivare attorno alle 13.00 locali, le 9 di mattina italiane. 

Il gruppo è formato da 10 alpinisti, tutti nepalesi: Nirmal Purja, Gelje Sherpa (team Nirmal), Mingma David Sherpa (team Nirmal), Mingma Tenzi Sherpa (team Nirmal), Dawa Temba Sherpa (team Nirmal), Pem Chhiri Sherpa (team Nirmal), Mingma G. Sherpa, Kili Pemba Sherpa (team Mingma G.), Dawa Tenjing Sherpa (team Mingma G.) e Sona Sherpa (Team SST).

La previsioni meteo sono molto buone, con tempo stabile e venti deboli. Se così dovesse essere, le possibilità di riuscita sono dalla loro parte. Le difficoltà che incontreranno saranno il Collo di Bottiglia, sormontato dal grande seracco pensile, e il traverso. Passaggi tecnici e soprattutto pericolosi, che nessuno ha mai affrontato in inverno.

Questa notte si prova a scrivere la storia dell’alpinismo. Dita incrociate!

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