AlpinismoAlta quota

Al K2 toccati i 7600m, domani forse verso C4. Puja al Manaslu

Ultime notizie dal K2, dove sono stati toccati i 7600m. A riportarlo è Nirmal Purja che da campo 3 racconta: “Oggi il nostro campo si trova a 7350 m. Siamo riusciti a riparare le corde fino a 7600m” scrive l’ex-gurkha. “Le ultime 48 ore sono state estenuanti perché abbiamo dovuto riportare il materiale pesante che ci permetterà di salire ulteriormente. Lo zaino di ogni membro del team pesava più di 35 kg. Sono veramente soddisfatto dei progressi della squadra fino ad ora e sono super orgoglioso”.

Al momento a campo 3 sono in 10, tutti nepalesi: Pasang Nurbu e Sona, sherpa della squadra di SST; Nirmal Purja e compagni e il team di Mingma G. Sherpa. Secondo il programma deciso alla partenza, domani sarebbero dovuti partire per raggiungere C4, ma il meteo è in peggioramento. Mingma G. Sherpa ha dichiarato che dato il rafforzarsi del vento prevedono di rimanere fermi in tenda. Nirmal valuterà le condizioni in mattinata e deciderà come e se procedere.

Nel frattempo, la maggior parte degli alpinisti sta sfruttando la finestra di bel tempo per continuare la fase di acclimatazione tra C1 e C2.

Puja al Manaslu

Spostiamoci in Napal. Simone Moro e Alex Txikon sono arrivati al campo base del Manaslu il 12 gennaio. Dai ritmi tenuti durante il trekking, sono tutti in un’innegabile ottima forma. Oggi è stato il momento della puja, il rito propiziatorio per chiedere la benevolenza alle divinità della montagna per una scalata sicura. Domani si inizierà a salire.

Simone, tra un aggiornamento e l’altro, si prende un momento anche per ricordare una ricorrenza importante: “Oggi è l’anniversario della mia prima salita invernale del Shisha Pangma, compiuta insieme a Piotr Morawski – 16 anni fa! Con quella salita si riaprì una seconda fase delle spedizioni invernali sugli 8000 che stanno proprio quest’anno vivendo la loro fase conclusiva, e di rivisitazione, sul K2 e qui sul Manaslu. Onore ai polacchi degli anni ’80 che iniziarono e inventarono questa forma di durissimo alpinismo”. Con quella salita, Moro divenne il primo alpinista non polacco a conquistare un 8000 in inverno.

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5 Commenti

  1. Buonasera. Credevo che S.Moro ,visto che ha onorato i polacchi,si ricordssse di TOMEK, nato il 13 genn,polacco pure, e purtroppo morto in gennaio. Forse era troppo.

    1. Si era troppo ricordare la data di nascita del Tomek. Però avrebbe potuto ricordare che il Tomek è la Revol non sono mai stati in cima al Nanga. Però questo poco inporta! Se ne facciano una ragione anche i nepalesi, queste prime ascensioni oramai hanno lo stesso valore che arrivare primi al campionato di calcio dell’oratorio

  2. Ma che cazzo c’entra Tomek con l’alpinismo invernale degli anni 80? Pensa a quello che scrivi sei fuori tema

    1. Buonasera. Vedi che S Moro ha ricordato i polacchi,siccome gli piace fare il tenero ,poteva ricordare anche il polacco Tomek, visto che si sono conosciuti ,ma forse preferiva non agitare le acque.

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