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Premio ITAS del Libro di Montagna. Selezionati i 5 finalisti

Sono stati annunciati nei giorni scorsi i 5 titoli finalisti della 46esima edizione del Premio ITAS del Libro di Montagna, premio letterario dedicato alle pubblicazioni in cui si celebra la montagna. Una selezione non facile, a partire da 123 opere totali pervenute da 58 case editrici. Una edizione che gli organizzatori definiscono da record per numero di pubblicazioni ricevute.

La novità dell’anno sarà la proclamazione di un vincitore assoluto per la migliore opera tra le cinque nuove categorie letterarie in gara.

“In quest’anno particolarissimo, la giuria del Premio ITAS del libro di montagna ha deciso – all’unanimità e in accordo con la Compagnia – di stringere i ranghi e lavorare a distanza per garantire la continuità della manifestazione – ha dichiarato Enrico Brizzi, presidente di giuria del Premio – . “Distanti ma uniti ci siamo confrontati a più riprese sulla messe di volumi giunti al nostro vaglio. Ben 123 e mai così vari per taglio e provenienza, segno che l’editoria si approccia ormai alle “Terre alte” con interesse vivissimo e una pluralità di voci impensabile sino a qualche anno fa.

La lista dei finalisti

  • “Ogre. Il settemila impossibile” (Corbaccio) di Doug Scott, per la sezione “Alpinismo e sport di montagna”.
    Dopo mesi di preparativi e settimane di permanenza sulla montagna, il pomeriggio del 13 luglio 1977 Doug Scott e Chris Bonington raggiungono la cima dell’Ogre. Sono i primi alpinisti in assoluto a conquistare una delle vette tra le più difficili al mondo. Inizia così l’odissea della discesa.
  • “Trail Running & Ultra Trail” (Mulatero editore) di Nicola Giovanelli, per la sezione “Guide e mappe”.
    Testo per la preparazione, la programmazione dell’allenamento e di strategia di gara. Consigli pratici e spunti scientifici adatti a tutti.
  • “Una balena va in montagna” (Salani editore) di Ester Armanino e Nicola Magrin, per la sezione “Libri per ragazzi”. Niska è una balena curiosa. Da sempre si chiede da dove proviene l’acqua del mare. Un bambino vive tra i boschi e il mare non l’ha mai visto. Le strade dei due si incontrano quando Niska, raggiunte le vette, rimane incastrata vicino alla baita del bambino. Grazie alle sue lacrime comincerà il viaggio che cambierà la vita di entrambi.
  • “Il libro della neve” (Il Mulino) di Franco Brevini, per la sezione “Ricerca e ambiente”. È un viaggio nel mondo della bianca signora, una storia che si nutre della stessa esperienza dell’autore e che comincia con un microscopico fiocco esagonale per giungere alle sfide metafisiche che le vette più famose lanciano agli scalatori.
  • “L’impero in quota” (Einaudi) di Silvia Giorcelli Bersani, per la sezione “Vita e storie di montagna”. Le Alpi in epoca romana: teatro di scontri militari, luogo di contaminazioni culturali e snodo di importanza economica.

La premiazione si svolgerà, come da tradizione, nell’ambito del 68° Trento Film Festival. Dunque, secondo le nuove date definite post lockdown, dal 27 agosto al 2 settembre 2020.

“L’emergenza non frena certo il nostro entusiasmo; anzi, con il Trento Film Festival stiamo studiando forme innovative di presentazione dei libri e di proclamazione dei vincitori – ha tenuto a sottolineare Lorenzo Carpanè, coordinatore del Premio – . Anche quest’anno coinvolgeremo il pubblico e sapremo comunque trasmettere quelle emozioni che i libri di montagna sanno dare ai lettori”.

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