Outdoor

Mascherine durante l’attività fisica, si o no? Risponde il medico

Da qualche tempo le mascherine sono diventate obbligatorie sui mezzi pubblici, al supermercato e nei negozi. Stessa cosa per i parchi cittadini e per gli edifici pubblici. È invece fortemente consigliata all’aperto, in alcune Regioni obbligatoria.

All’entrata in vigore delle nuove norme il 4 maggio scorso ci si è subito chiesti come conciliare la necessità di indossare una mascherina protettiva all’attività fisica (verificate le ordinanze della vostra Regione sull’obbligatorietà o meno e le modalità di utilizzo durante la pratica dello sport). Dalla semplice camminata su un sentiero alla corsa; dalla bici all’arrampicata. È salutare utilizzarle o e meglio praticare sport senza mascherina? Ne abbiamo parlato con Luigi Festi, chirurgo e specialista in medicina di montagna.

Luigi, partiamo dall’inizio, le mascherine sono davvero utili a prevenire il contagio?

“Si, sono utili. Bisogna però fare un discorso più ampio. Nei primi momenti abbiamo comunicato come queste non fossero utili, ed è stato un errore. Le mascherine chirurgiche che si utilizzano hanno la funzione di proteggere gli altri dall’utilizzatore, dall’aerosol che potrebbe potenzialmente infettare. Non proteggono invece l’utilizzatore dalle particelle potenzialmente infette provenienti da altre persone che non indossano la mascherina. Questo perché attraverso la maschera, durante l’inspirazione, si ha una filtrazione di circa il 70 o 80 percento.”

Perché sia una protezione funzionale è quindi necessario che le indossino tutti?

“Esattamente. Se tutti hanno la mascherina si ottiene un risultato positivo con una buona protezione. Questo perché il dispositivo impedisce all’aerosol di disperdersi nell’aria. Portare la mascherina è quindi molto importante, un atto di rispetto nei confronti degli altri.”

Oltre a portarla è anche opportuno indossarla in modo corretto…

“Certamente, deve essere indossata in modo corretto. Deve coprire naso, bocca ed evitare che espirando le goccioline possano uscire lateralmente. Non deve essere sigillante al cento per cento, ma portata con criterio. Molto spesso si vedono persone in giro con maschera sulla bocca ma non sul naso. Questo, anche se in quantità minore, può rilasciare goccioline nell’aria.”

Cosa succede alla respirazione con le mascherine?

“Durante un’attività normale, che non prevede sforzi, non succede assolutamente nulla. Le mascherine sono fatte in modo che si possa respirare comodamente. Io le uso da più di 40 anni e non ho mai avuto problemi, anche durante interventi di 10 o 12 ore.”

Durante l’attività fisica invece?

“Durante l’attività fisica possono accadere diversi fenomeni. Innanzitutto la formazione di umidità all’interno a causa del respiro che diventa più frequente e poi per colpa della sudorazione. Quindi uno strato di umidità che può rappresentare un pericolo per gli altri nel momento in cui la tolgo o la maneggio perché può essere potenzialmente contagioso.”

Può creare problemi respiratori?

“Si, perché essendo una barriera non garantisce un ottimale afflusso di ossigeno, soprattutto sotto sforzo. Quindi  può essere un problema nel momento in cui il corpo richiede più ossigeno. Inoltre, se la si indossa correttamente, all’interno della mascherina si accumula una parte dell’anidride carbonica espirata. Nella normale attività respiratoria questa ha il tempo di uscire, sotto sforzo il maggior numero di atti respiratori fa si che venga respirata e che se ne accumuli sempre di nuova. Nel momento in cui se ne accumula troppa la funzionalità respiratoria non è più ottimale.

I disturbi causati da questo possono essere vari, dalla lieve mancanza di respiro alle perdite di conoscenza precedute da stato confusionale e mancanza di lucidità.”

Per risolvere l’eventuale problema è sufficiente togliere la mascherina?

“Si, è sufficiente toglierla e inalare ossigeno. Per questo si è indicato di non indossarle nel corso dell’attività sportiva o durante le camminate in montagna.”

Esistono casi in cui può diventare davvero pericolosa per la salute l’attività fisica con la mascherina?

“Solo nei casi in cui esistano patologie pregresse, allora si qualcosa potrebbe accadere.”

Come funzionano invece la famose training mask da molti usate in allenamento? Nel loro caso non si ha un accumulo di anidride carbonica?

“La maggior parte di queste hanno due valvole, una di inspirazione e una di espirazione, esattamente come molte maschere FFP2 e FFP3 che hanno lo scopo di proteggere te ma non gli altri. Paradossalmente avendo una valvola tu espiri molto più che con una mascherina chirurgica.

Le FFP2 filtrano quasi il 95 percento delle particelle. Ovviamente la difficoltà nello smaltire l’anidride carbonica è maggiore, per questo alcune sono dotate della valvola che permette di rilasciare facilmente questa all’esterno. Ovviamente con lei se ne va anche l’aerosol di particelle potenzialmente infette. La maggior parte delle FFP2 che utilizziamo noi negli ospedali non ha la valvola di espirazione e queste si che creano problemi di comfort: dopo due o tre ore che le si portano si accusano mal di testa e una minima perdita di lucidità.”

Come possiamo quindi limitare la possibilità di contagio durante l’attività fisica?

“Sappiamo che correndo o camminando velocemente le goccioline espirate senza maschera vengono disperse posteriormente generando una scia di circa due metri prima di depositarsi a terra. Ragione per cui si sconsiglia di correre in fila indiana, ma di farlo mantenendo una distanza di sicurezza di circa 4 metri.

L’alternativa è quella di posizionarsi di fianco, ovviamente sempre mantenendo distanza di almeno un metro e mezzo. Non c’è infatti dimostrazione che l’aerosol di disperda laterlamente.”

In montagna invece?

“Il passo è certamente più lento, a meno che si pratichi trail running. Anche qui è comunque consigliata una distanza di almeno 4 metri tra una persona e l’altra lungo il sentiero.”

Quindi ok per non usarla, dove consentito, quando si fa sport ma averla comunque sempre dietro…

“Esatto, per poterla indossare quando ci si ferma a parlare con qualcuno. Su questo tema sono molto serio e rigoroso perché la scelta di non mettere la mascherina non è un’istanza di libertà, ma una mancanza di rispetto nei confronti degli altri. Siamo in una situazione in cui ognuno può essere un potenziale diffusore del virus. Indossare tutti le mascherine in modo corretto è utile a limitare la diffusione.”

Soprattutto perché non è ancora finita…

“No, ed è necessario ricordarlo e ribadirlo soprattutto a chi invoca libertà e un libera tutti generalizzato. Purtroppo anche alcune firme note del giornalismo e nomi noti della cultura hanno lanciato questo messaggio.

Non possiamo pensare di paragonare l’Italia alla Svezia, non lo possiamo fare per un problema culturale, geografico e sociale. Sono due realtà completamente differenti: se agli svedesi si dice di non uscire di casa loro non lo fanno; noi seguiamo le regole perché la Polizia ce le fa rispettare. Inoltre la pratica del lockdown fino a oggi ha dimostrato di essere la strategia vincente con il Coronavirus. La Germania che ha deciso per la riapertura di buona parte del Paese sta avendo una nuova crescita dei contagi e questo è molto pericoloso.

Noi ci stiamo abituando ad avere oltre cento morti al giorno, come se fosse la norma. Ci siamo abituati a questo dato dimenticando che c’è un pericolo molto alto che va a colpire intere generazioni, ma non solo. È una criticità che devo dire non è stata assorbita da tutto il mondo della montagna. Molti lo hanno capito, molti altri no, ed è questa la nostra paura adesso.”

Tags

Articoli correlati

9 Commenti

  1. Anche le morti causate dalla normale influenza, gli anni passati, erano moltissime. Come mai a nessuna autorità è venuto in mente di utilizzare le mascherine durante i passati inverni?

    1. Forse perchè nei passati inverni l’influenza non era così contaggiosa e non creava forti disturbi resperiatori?

  2. Eccone un altro che sostiene che in Germania sono ripartiti in modo preoccupante i contagiati dopo che la gente è tornata a vivere. Questa è disinformazione, è stato ampiamente smentito. Non sei credibile se fai queste affermazioni, dimostri il solito rigore estremista del virologo da salotto che, francamente, oramai ha stufato.

  3. Per ora ho riprovato visiera trasparente in plexiglass con spray anti appannante e mascherine non sigilllanti… alzabili ed abbassabili con un tocco…all’avvicinarsi di altri sfiatanti ed ansimanti..e scelta di zone ciclabili scartate e dagli altri…tipo strade di zone artigianal industriali semiabbandonate ..ma non a causa Covid ma estero trasferimento per convenienze fiscali e cost iinferiori di mano d’opera.
    Le avevo da epoca ante Covid, per biciclettate invernali e pure escursioni sciistiche sotto nevicata..erano in vendita in negozi abbigliamento bici o ferramenta a prezzi abbordabili.Ora sono introvabili o a prezzo lievitato.Per i portatori di lenti da vista come me e’opportuna una scorta di fazzolettini di carta..Ma se la necessita perdurera’ , sotto la visiera applichero’ una bustina scaldamani o scalda piedi..o scaldamani a batteria.

  4. Pessimo articolo. Se il dott. ci citasse le fonti secondo le quali il contagio in Germania è ripartito gliene saremmo grati. Per non parlare della solita retorica anti-italiana circa i comportamenti

  5. Arriveremo a maschera trasparente sigillante collegata a microcondizionatore deumidificante filtrante e concentrante ossigeno, alimentata da batterie ricaricabili e berretto fotovoltaico?Gia’ hanno adattato alcune maschere per snorkelling…

  6. Per fortuna nessuno la mette più, nessuno ci crede più, nemmeno i dottori e i politici. il virus ha fatto il suo corsoi , chi era forte ha resistito. e se l’anidride carbonica fosse davvero così nociva come mai i ciclisti e gli alpinisti si allenano con una mascherina ? ma DOTTORE L’ EFFETTO BOHR !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close