Alpinismo

Non c’è pace per Kilian Jornet: ora gli viene contestato anche il Cho Oyu

Non c’è davvero pace per Kilian Jornet, che non fa in tempo a rispondere alle contestazioni delle due salite dell’Everest, che subito viene additato di aver mentito anche riguardo la cima del Cho Oyu.

A rivolgergli le accuse sempre Dan Howitt, che ha raccolto anche questa volta tutto il materiale in un dettagliatissimo e lunghissimo report, che vi alleghiamo in fondo all’articolo.

Le obiezioni questa volta partono dalle immagini del video postato da Jornet in cui viene raccontata la strategia di acclimatamento veloce, utilizzato da lui e dalla fidanzata Emelie Forsberg, per arrivare in vetta (lei in realtà ha poi rinunciato) al Cho Oyu in soli 10 giorni di spedizione (il video, pubblicato anche da noi, lo potete trovare qui).

Secondo Howitt, le immagini mostrerebbero che l’alpinista catalano ha raggiunto in realtà come punto più alto quota 8050 metri, quindi 150 metri sotto la vetta.

In realtà, la storia del successo di Kilian al Cho Oyu era già nata come nebulosa, come subito ammesso dallo stesso catalano, che aveva raccontato che a 8000 m (Emelie aveva già rinunciato) aveva iniziato a nevicare copiosamente annullando completamente la visibilità e per questo motivo aveva dichiarato: “Onestamente non sono certo che fosse la cima dato che riuscivo a vedere solo i miei piedi, ma ero in qualche punto lì attorno”.

Anche queste dichiarazioni vengono contestate, poiché, secondo Howitt, dalle immagini pubblicate del video non pare affatto ci fosse assenza di visibilità.  

Al momento Kilian non ha ancora risposto e non sappiamo se lo farà, ma anche quando si trattò delle contestazioni delle due salite in velocità dell’Everest ci vollero un paio di giorni.

Sulla questione Cho Oyu, concludiamo ricordando che la salita è stata “convalidata” a giugno dall’Himalayan Database. Billi Bierling, erede di Miss Elizabeth Hawley, dopo aver visionato i tracciati gps ed ascoltato il racconto di Kilian aveva deciso che le prove erano sufficientemente consistenti per credere che l’atleta avesse effettivamente raggiunto gli 8.201 metri della sesta vetta del mondo il 7 maggio.

In report aggiornato è consultabile QUI, la parte relativa al Cho Oyu si trova da pagina 16 a pagina 19. Il medesimo report, alle pagine precedenti, contiene le contestazioni relative all’Everest. Per chi volesse leggere il nostro articolo relativo ai dubbi sollevati da Howett, QUI

Per leggere invece la risposta di Kilian Jornet alle contestazioni sulle salite all’Everest, QUI

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close