Alpinismo

Kilian Jornet (forse) in vetta al Cho Oyu

Si è conclusa la prima parte di spedizione di Kilian Jornet al Cho Oyu, con quello che parrebbe essere un successo. Usiamo il condizionale non perché siamo malevoli, ma poiché la certezza del fatto che sia stata raggiunta davvero la vetta della sesta montagna del mondo non ce l’ha nemmeno lo spagnolo, ma andiamo con ordine.

Tre giorni dopo aver concluso il Mezzalama al secondo posto, Kilian era già con la fidanzata Emelie Forsberg al campo base del Cho Oyu, del resto era stato scelto proprio per la sua facilità di avvicinamento. Il giorno dopo, racconta il catalano, erano già sulla montagna ad acclimatarsi.

Dopo 9 giorni, il 7 di maggio, erano pronti per il loro tentativo: partiti nella notte da campo 1, 6400 m, sono arrivati a 7500 m prima di fermarsi per attendere il sorgere del sole dato il freddo intenso. I due hanno quindi continuato fino a 7700 m, ma la finestra di bel tempo stava per chiudersi.

Emilie decide quindi di rinunciare, mentre Jornet di proseguire. Arriva a 8000 m, ma inizia a nevicare copiosamente annullando completamente la visibilità. Nonostante ciò, Kilian continua la scalata, arrivando a quella che lo stesso definisce “qualcosa che potrebbe essere la vetta”. “Onestamente – scrive il catalano – non sono certo che fosse la cima dato che riuscivo a vedere solo i miei piedi, ma ero in qualche punto lì attorno”.

Vetta o meno, Jornet è sceso rapidamente ritrovando la sua compagna al campo base. Emilie è già in partenza per Europa per tornare ala stagione del trail, mentre per Kilian è tempo ora di sfidare l’Everest, dove tenterà di fare il record di velocità senza ossigeno da nord. Un’impresa per cui non potrà accontentarsi (e siamo certi che nemmeno il mondo dell’alpinismo lo farà) di un punto probabilmente nei pressi della vetta.

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