Alpinismo

Kammerlander dice addio al Manaslu: “Se avessimo tentato, sarebbe stata una roulette russa”

Delle condizioni del Manaslu vi avevamo già parlato, raccontandovi le difficoltà che Hans Kammerlander e Stephan Keck stavano affrontando a causa della quantità di neve sulla montagna.

I piani erano di arrivare sino a campo 3 in questi giorni, ma la decisione alla fine è stata quella di rinunciare: il rischio è rimasto troppo alto. La massa di neve sulla montagna non si è compattata, ma non sono cadute nemmeno valanghe, così da liberare i pendii. Il jet stream ha continuato ad imperversare in vetta, soffiando a ben oltre 100 km/h.

“Non ho mai visto tanta neve su un 8000” ha raccontato Kammerlander, che ha aggiunto “Se avessimo tentato, sarebbe stata una roulette russa completamente folle che ci sarebbe costata le nostre vite”.

Secondo quanto raccontato sul proprio sito, non ci sarà una seconda spedizione al Manaslu per Kammerlander: il suo conto in sospeso con la montagna ora può essere considerato chiuso. “Ora sono in pace. Credo di essere arrivato alla fine di questo percorso. Non è mai stata davvero la vetta quello che cercavo, sarebbe stato qualcosa in più. Ho solo voluto essere più vicino a Friedl e a Karl e ciò mi ha dato molto e per questo mi reputo soddisfatto della spedizione”.

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