Alpinismo

Manaslu, Kammerlander verso campo 2 e campo 3

Non migliorano le condizioni del Manaslu, che è ricoperto da uno spesso strato di neve instabile, ed il meteo rimane incerto. Tempeste e venti di jet stream, frequenti in questa stagione, spazzano la cima e le temperature sono basse: in vetta ci sono tra i 30 ed i 40 gradi sotto zero ed il campo base, sebbene di giorno il clima è mite, appena cala il sole il freddo si fa sentire. L’inverno himalayano sta bussando alla porta.

La spedizione di Hans Kammerlander però prosegue. Pochi giorni fa l’alpinista, Stephan Keck, quattro sherpa e due cameraman hanno raggiunto, dopo un lavoro estenuante per battere pista, campo 1 a circa 5800 metri, dove hanno trascorso una notte per acclimatarsi.

Al momento sono al campo base, pronti tra un paio di giorni a spingersi più in alto, versi campo 2 e campo 3, che saranno posizionati indicativamente alle quote di 6.300 m e 6800 m. Il passaggio più complicato sarà tra il primo ed il secondo, che prevede che il gruppo passi attraverso un tratto con seracchi e cornici molto instabili. Saranno in 8, quindi più lenti ed esposti per più tempo al pericolo.

“Nonostante le difficili condizioni – racconta però Stephan Keck – ci godiamo la tranquillità della montagna e l’armonia con la natura. Siamo troppo piccoli per competere con un tale gigante, ma cerchiamo di muoverci in sintonia con la natura. Per Hans è, credo, sia già bello essere di nuovo qui”.

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