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Al Trento Film Festival 100 anni di cooperazione tra Pakistan ed Italia

Oggi pomeriggio al Trento Film Festival, alle 16.00, nella prestigiosa sede del MUSE, si parlerà di Gilgit-Baltistan, la Provincia Autonoma del Pakistan che accoglie la maggior parte delle sue montagne, a cominciare dal K2.

Ci perdonerete l’insistenza nell’annunciare questa conferenza, ma ci teniamo molto. Prima di tutto perché il Presidente del Film Festival ci aveva chiesto fin dall’anno scorso di dargli una mano per portare a Trento una testimonianza della regione che storicamente è più vicina alla storia e alla sensibilità dell’alpinismo e della passione per le montagne, ma anche della cultura e delle relazioni internazionali.

La seconda ragione riguarda la presenza, non certo di massa ma comunque significativa, di alpinisti e trekkers italiani in Karakorum, Hindu Kush e Himalaya pakistani. Conoscere e sapere quali sono le regole, che stanno rinnovandosi e non sempre nel segno della facilitazione, per visitare questi regioni è fondamentale. Capire se la sicurezza e i pericoli legati al terrorismo estremista islamico influiscono nelle politiche turistiche e soprattutto sull’incolumità dei turisti è importante.

La terza ragione riguarda la collaborazione proficua che da anni, sono più di cento, si è instaurata tra i decisori e gestori di quelle regioni, la società civile, le associazioni dei villaggi, gli stakeholder, le popolazioni e gli enti scientifici, le università ed i centri di ricerca e di cooperazione italiani.
Negli ultimi 15 anni l’Italia con la sua Cooperazione del Ministero degli Affari Esteri, ma anche con parecchi istituti ed Università, ha molto operato per promuovere nella regione del K2 e del Gilgit-Baltistan la costituzione di Parchi Nazionali ed aree protette della biosfera. Molti i progetti di sviluppo socio economico in sintonia con i programmi di conservazione naturale, di riforestazione (sono stati piantati 300 mila alberi negli ultimi anni), di miglioramento qualitativo delle produzioni agricole e della loro commercializzazione, per esempio delle albicocche, grazie a canali di irrigazione, laboratori di controllo della qualità dell’acqua, raccolta e smaltimento dell’immondizia, formazione alle pratiche turistiche in montagna. Per citarne qualcuno.

Visto che siamo a Trento e al Film Festival, vale ricordare che un grande trentino e amico del Festival, Rolly Marchi, ha realizzato a Skardu (la città di partenza per il K2) il museo degli italiani, delle loro esplorazioni ed imprese alpinistiche, che poi sono anche quelle dei loro amici pakistani. Vale ricordare anche che alcuni giovani ricercatori trentini, tra tutti Efrem Ferrari, da qualche anno sono in Pakistan a lavorare sulle foreste e lo sviluppo.

Di tutto questo per un paio d’orette vi parleranno alcuni dei protagonisti, pakistani e italiani, di questa lunga avventura di cooperazione.

Non parleremo di alpinismo e di grandi imprese, che rimarranno in ogni caso sullo sfondo del convegno, ma di buone pratiche, di collaborazione e di come la gente di montagna della Provincia del Gilgit-Baltistan apprezza e lavora insieme agli italiani per poter sviluppare il proprio territorio e le proprie ambizioni al benessere, rispettando la natura.

Info: “Mountains, energy for the planet: the K2 region”
venerdì 5 maggio, ore 16.00
presso il MUSE, Corso del Lavoro e della Scienza 3 – Trento
http://trentofestival.it/edizione-2017/eventi/schedule/35102/385/1493992800/mountains-energy-for-the-planet-the-k2-region

 

Info: “Mountains, energy for the planet: the K2 region”
venerdì 5 maggio, ore 16.00
presso il MUSE, Corso del Lavoro e della Scienza 3 – Trento
http://trentofestival.it/edizione-2017/eventi/schedule/35102/385/1493992800/mountains-energy-for-the-planet-the-k2-region

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