Alla scoperta dei magici Laghi di Sopranes, nel Gruppo di Tessa
Sono 10 i laghi, a breve distanza tra loro, che punteggiano le montagne sopra il paese di Tirolo, in Alto Adige. Un puzzle di specchi d’acqua senza uguali, per estensione, in tutte le Alpi


La verticalità quasi repulsiva di rocce tanto irregolari quanto affascinanti e la forza tenera di un bambino – già malgaro – che rimette la mucca disobbediente al proprio posto. Ma anche una nuvolaglia avvolgente e mai soffocante, sparsa e diradata, dalla quale a tratti fa capolino il sole, ora illuminando ora adombrando l’incredibile puzzle di specchi d’acqua capace di configurarsi come l’altopiano lacustre più esteso delle Alpi.
Una visita ai Laghi di Sopranes, nel cuore del Gruppo di Tessa, in Alto Adige potrebbe sintetizzarsi così… Ma poi vale la pena aggiungere il fascino di coppelle misteriose, intagliate nella roccia durante l’età del bronzo, l’altrettanto attraente degradarsi delle rovine di un rifugio abbandonato da oltre un secolo e il fulgido apparire delle più lontane Dolomiti, sulle quali si apre di tanto in tanto una vista delicata, mai arrogante. Non sembrano delicate le rocce scistose e luccicanti che osserviamo e calpestiamo, eppure lo sono: delicatamente si fanno accarezzare, delicatamente definiscono con la loro silhouette il paesaggio e altrettanto delicatamente si accordano alle armonie dei dieci laghi cui fanno da contorno. Un itinerario mediamente lungo ma straordinariamente appagante, soprattutto se accompagnato dall’ottima cucina dell’Oberkaseralm, punto d’appoggio per la notte.
L’itinerario
Primo giorno
Partenza: Dorf Tirol, Tirolo (BZ)
Arrivo: Oberkaser Alm
Dislivello: + 990 metri, -260 metri
Tempo di percorrenza: 5 ore circa
Difficoltà: E
Da Dorf Tirol si prende la funivia che porta ai Masi della Muta. Da qui, il sentiero 22 raggiunge in un’ora scarsa il ristorante Mutkopf, dal quale proseguiamo sempre seguendo il segnavia 22. Lungo il sentiero si costeggia a sinistra il versante settentrionale del Mutspitze o Monte Muta, mentre sulla destra si apre la profonda Spronser Tal o Val di Sopranes. Si continua sempre accompagnati dal segnavia 22, fino ad incontrare, a 2.135 metri di quota, la forcella Pfitscher Schartl, dove una ventina di pietre piatte presentano fino a cento fossette o coppelle di diverse dimensioni, risalenti all’età del bronzo. Da qui, in circa un quarto d’ora, si giunge al primo dei laghi di Sopranes – il Pfitschsee o Lago di Vizze – e, dopo aver passato sulla destra il Kaserlacke o Lago della Casera, alla Oberkaser Alm (2.131 metri di quota). Prima di passarvi la notte consigliamo la salita verso due dei rimanenti laghi – con vista su altri due, i Milchseen o Laghi di Latte – continuando per il sentiero 22: il Grünsee o Lago Verde, preceduto dalle rovine del Rifugio Meraner, ed infine il Langsee o Lago Lungo, posto a 2.380 metri di quota e, con il suo chilometro di circonferenza, il più esteso di tutti. Nelle sue acque cristalline è possibile concedersi un freschissimo bagno ristoratore, per poi ridiscendere ritemprati verso l’Oberkaser Alm.
Secondo giorno
Partenza: Oberkaser Alm
Arrivo: Dorf Tirol – Tirolo
Dislivello: + 170 metri, – 860 metri
Tempo di percorrenza: 4 ore circa
Difficoltà: EE
Dall’Oberkaser Alm, s’imbocca il sentiero 22 già percorso il giorno precedente fino a superare di alcune centinaia di metri la forcella Pfitscher Schartl. Da qui, al bivio, prendiamo il segnavia 25B. Il sentiero prosegue sulla destra verso la Leiteralm o Malga Leiter, salendo però dapprima, in circa mezz’ora, al Taufenscharte o Giogo di Quaira, a 2.230 metri di quota. Qui, se vogliamo proseguire lungo il 25B e poi fino alla Leiteralm, il nostro dislivello di giornata si ferma. Per i più intrepidi, e in assenza di vertigini, è possibile invece salire, seguendo il sentiero 23, fino al Mutspitze o Monte Muta, che sorge a 2.294 metri di quota. Dalla cima, il sentiero 23 riporta poi al ristorante Mutkopf e, lungo lo stesso sentiero 22 percorso all’andata, ai Masi della Muta da cui ridiscendere a Dorf Tirol – Tirolo con la funivia. Senza voler salire in cima al Monte Muta, invece, il percorso del 25B perde velocemente quota lungo un sentiero parecchio ripido, che porta in un’ora circa alla Leiteralm. Di qui, seguendo il segnavia 24, si continua in un dolce falsopiano verso i Masi della Muta, da cui scendiamo a Dorf Tirol – Tirolo con la stessa funivia presa all’andata, il giorno precedente.
Ai meno esperti raccomandiamo di affidarsi a una guida locale, rivolgendosi all’Associazione Turistica Tirolo. La nostra è stata Marco Spadaro, che ringraziamo di cuore.
Da vedere
Sono tanti gli ignari escursionisti che probabilmente ci passano accanto senza accorgersi di nulla. A un occhio bene attento però non sfuggono alcune misteriose tracce incise nelle piatte rocce che adornano la forcella Pfitscher Schartl, a 2.135 metri di quota. Si tratta di coppelle dalla datazione precisa incerta, ma risalenti quasi sicuramente all’età del bronzo. A che cosa servissero esattamente è ancora oggi un arcano difficile da risolvere. Forse era un luogo di culto legato agli astri, ai quali la disposizione caotica ma regolare delle incisioni potrebbe rimandare? Oppure un semplice passatempo privo di significati reconditi? L’unica cosa certa è che la forcella, un tempo, era luogo di sosta per gli abitanti di Pfelders – o Plan – che percorrevano il cosiddetto “Sentiero dei Morti”, portandosi appresso i cadaveri dei propri concittadini che potevano ricevere degne esequie e degna sepoltura soltanto nella loro parrocchia di riferimento, ovvero la chiesetta di San Pietro di Quarazze, poco sopra l’abitato di Dorf Tirol – Tirolo. I morti di Pfelders, durante la stagione fredda, riposavano dunque nei solai meno riscaldati delle case, in attesa di essere trasportati alle loro vere tombe, una volta scioltasi a sufficienza la neve. Proprio alla forcella Pfitscher Schartl aveva luogo la cosiddetta Totenrast – letteralmente, “il riposo dei morti”. I portatori, mentre riprendevano fiato, mettevano un po’ di grasso nelle coppelle già presenti e vi accendevano un piccolo stoppino, quasi a guisa di rogo votivo.
Un altro sito che rischia di passare inosservato è brevemente visitabile nella conca che precede il Grünsee o Lago Verde. Si tratta delle rovine del Rifugio Meraner, inaugurato nel 1884, ma già abbandonato all’inizio del nuovo secolo, a causa di opposizioni all’ampliamento e di un malcontento verso i nuovi escursionisti che sembra caratterizzasse, all’epoca, pastori e contadini della zona.
Prima o dopo l’escursione, è infine doverosa una breve visita all’incantevole borgo di Tirolo.
Come arrivare
Uscire dall’Autostrada del Brennero A22 a Bolzano Sud e prendere la MeBo, superstrada Bolzano-Merano, fino all’abitato di Merano. Di qui, seguire le indicazioni per Dorf Tirol – Tirolo. Da Merano è inoltre possibile salire a Dorf Tirol – Tirolo con i mezzi pubblici, linea 221 e 222.
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