Cronaca

Porta la figlia di tre anni fin quasi al campo base dell’Everest: “Genitori non siate iperprotettivi”

“Tendiamo a essere iperprotettivi con i nostri figli. Io voglio regalare alla mia delle esperienze da ricordare. Questa volta ne abbiamo condivisa una unica”. Così Stefen Chown, fotografo ed alpinista 36enne, ha deciso di intraprendere un trekking fino al campo base dell’Everest con la figlia di 3 anni Jiahan e la moglie Lin.

Il viaggio è durato una settimana, raggiungendo l’altitudine di 4000 metri, con tappe fino a 4 ore di cammino; nonostante ciò, a detta del genitore, la bambina non ha sofferto la stanchezza ed il mal di montagna: “Era la più sana tra noi durante il viaggio – ha detto il padre a The Straits Times – Noi abbiamo avvertito un po’ di nausea e mal di testa. I bambini sono più resistenti e pronti ad adattarsi di quanto i genitori non pensino”. Al villaggio di Pangboche, a 4000 metri, ha però deciso di non arrivare fino all’Everest, temendo che la bambina potesse ammalarsi.

L’idea era partita dal papà, che a 25 anni aveva raggiunto la vetta dell’Everest: “Era uno dei ricordi più significativi della mia vita. Avevo voglia di condividerlo con le persone che amo di più”. La famiglia si è quindi allenata per sei mesi ed ha scelto un tragitto turistico, tra i vari villaggi. “Che ricordi o no le si è aperto un nuovo mondo e ha superato i suoi limiti”.

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3 Commenti

  1. Mi figlia compiva i 2 anni a 4000mt nella zona dell’Annapurna. E’ sempre stata bene e non ha mai manifestato difficoltà di adattamento alla quota. Oggi ha 11 anni e sta benissimo.

  2. Non esistono studi scientifici indicativi sull’adattabilita’ dei bambini alle grandi altezze. Pare comunque che migliori dopo i tre anni ma e’ chiaro che potranno camminare solo per brevi tratti e che per la maggior parte del percorso dovranno essere in qualche modo trasportati, i mezzi adatti esistono. E’ molto importante che vadano coi genitori, che sono in grado di accorgersi di ogni minimo cambiamento. Trovo in ogni modo saggia la
    decisione di non andare oltre Pangboche anche per il fatto che la bambina tra anni non avra’ alcun ricordo. Tanti anni fa incontrai a Periche, 4.200m una giovane statunitense incinta di 5 mesi e riuscii a convincerla a tornare indietro perche’ sono convinto che la mancanza di ossigeno sia dannoso per il nascituro. Ma anche in questo caso non esistono studi precisi e sara’prudente attenersi alle raccomandazioni (2500-3000m per brevi periodi).

  3. ognuno è libero di far mancare l’ossigeno ai propri figli, come vuole. C’è chi fuma in casa con i bambini piccoli e c’è chi li porta 4000 metri.

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