Alpinismo

Patagonia: incidente mette fine alla traversata

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SANTIAGO DEL CILE, Cile — Finisce dopo meno di un mese la sfida "ghiacciata" di Michele Pontrandolfo, partito a fine agosto per la gelida traversata dello Hielo Continental. L’esploratore è stato recuperato nei giorni scorsi sul ghiacciaio Jorge Montt dopo essere precipitato in un lago ghiacciato e una caduta nella quale si è procurato una frattura ad una gamba e due brutte ferite alle mani.

Era deciso a compiere la prima traversata solitaria dello Hielo Patagonico Sur, il terzo ghiacciaio più grande del mondo. Ma la sua avventura, intralciata dal maltempo, è finita bruscamente pochi giorni fa sul ghiacciaio Jorge Montt, in Cile, dove l’esploratore è rimasto vittima di due incidenti consecutivi.
 
Il primo è avvenuto il 17 settembre, quando Pontrandolfo è precipitato con gli sci in un lago ghiacciato la cui crosta si è spezzata sotto il peso del suo passaggio. L’espoloratore è sprofondato nell’acqua gelida fino al collo e, a quanto pare, è riuscito a salvarsi in extremis usando le racchette da sci e poi aggrappandosi ad una roccia sulla riva del lago.
 
Uscito dal lago, ha subito abbandonato gli indumenti bagnati e ha raggiunto la sua tenda, piantata poco distante, dove ha passato la notte nel tentativo di riscaldarsi. Nella caduta, oltre al freddo, Pontrandolfo ha però subito alcune ferite e danneggiato i dei materiali che portava con sè.
 
Il giorno dopo, nel mezzo di una bufera, una brutta caduta di schiena ha peggiorato le condizioni dell’esploratore, che si è procurato una forte distorsione ad un piede e due profonde ferite alle mani. Si è automedicato e ha tentato di ripartire per la traversata, ma i dolori erano troppo forti e ha dovuto, suo malgrado, rinunciare alla sfida e chiamare aiuto.
 
La chiamata di soccorso è arrivata da un amico dell’esploratore, che ha inviato sul ghiacciaio le squadre di recupero. Pontrandolfo è stato così evacuato e il suo tentativo di traversata è stato ufficialmente interrotto.
 
Sin dall’inizio il meteo è stato avverso alla spedizione. Pioggia e neve hanno seguito l’esploratore italiano dandogli poca tregua e inzuppando i 150 chili di materiale caricato sulla sua slitta. Pontrandolfo, 37 anni, è originario di Pordenone e ha partecipato a diverse spedizioni polari in Groenlandia, Islanda, alle Isole Svlabard e al Polo Nord.

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