Alpinismo

Nanga: ricognizione in volo a 6.500 metri

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BERGAMO — Si è conclusa pochi minuti fa la prima ricognizione di Silvio Mondinelli e Maurizio Gallo sulla parete Rakhiot del Nanga Parbat. L’elicottero ha volato fino a 6.500 metri e, purtroppo,  non ha potuto andare oltre a causa di una fitta rete di nuvole che circonda la parte sommitale della montagna.

“Walter e Simon, che ieri sera erano stati avvistati a 6.950 metri, avranno sentito le pale dell’elicottero – commenta Agostino Da Polenza, che da Bergamo coordina la missione di soccorso -. Penso che questo sia di aiuto per loro dal punto di vista psicologico”.
 
La squadra, rientrata al campo, resta all’erta. Gli elicotteri saranno di nuovo operativi domani mattina, dalle 5.30 ora locale, per tornare sulla parete non appena il tempo lo consentirà.
 
“L’ipotesi – spiega Da Polenza – è di intercettare Walter e Simon sul plateau o lungo la via di discesa, per lanciare loro uno zaino con dei viveri, del gas e un telefono satellitare perché possano comunicare”.
 
Nel frattempo la spedizione iraniana che ieri è salita in vetta dal versante Diamir ha fatto sapere che, per ogni evenienza, durante la loro discesa di oggi, lascerà una tenda in ogni campo lungo la via Kinshofer, completamente attrezzata.
 
Sara Sottocornola
 
 
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