Vetta!!!
[:it]ISLAMABAD, Pakistan – Sono in vetta al Nanga Parbat, in inverno, per la prima volta!
Una pagina importante per la storia di questa montagna, che in questi giorni si è concessa a tre coraggiosi uomini “Conquistatori dell’Inutile”.
Un importante premio per l’ambizione degli uomini, che con coraggio hanno tenuto duro ed hanno coronato un loro sogno e quello di tanti altri eccezionali alpinisti.
Bravi, veramente. Attendiamo di sapere di sapere dal campo base se anche Tamara, che si è fermata qualche metro sotto, raggiungerà i suoi compagni in vetta.
AGGIORNAMENTO: Pare che purtroppo sia confermato che Tamara abbia rinunciato alla vetta, fermandosi a poche decine di metri dalla cima.[:]
Sono veramente contento, seguo Simone da anni, troppe cose sono state dette, anche a vanvera, ma ora è giusto festeggiare tutti, il tifo lasciamolo allo stadio, noi siamo TUTTI appassionati di montagna, malati di aria sottile, come dite giustamente voi “conquistatori dell’inutile”.
Ora tutti in tenda, a bocce ferme spero che tutti i silenzi diventino racconti, immagini, video, libri, incontri.
Bravi, 4 grandi alpinisti hanno avuto la meglio su tutto e tutti.
Ora siamo al giro di boa, la strada è ancora lunga, festeggeremo al Campo Base!
E’ alpinismo da attempati in età e stile, assedio con corde fisse e camminate molto faticose con poco ossigeno. Freddo? In Antartide hanno fatto l’VIII grado con più freddo. Vento? In Patagonia scalano il IX con più vento e dopo bivacchi appesi. Io non sono invidioso per nulla e spero che soprattutto il pakistano faccia soldi con questa salita, anzi che li facciano tutti, chi se ne frega. Solo che i migliori fanno altro alpinismo, tutto qui. Non andranno mai sulla gazzetta, ma non gliene frega nulla
Braviiiii!!!!
Solo uno che non va in alta montagna definirebbe “Conquistatori dell’Inutile” queste persone meravigliose…
L’ha detto Lionel Terray .. e di montagna ne sapeva qualcosa….
Completamente d’accordo
Complimenti, finalmente il Nanga si e’ concesso ma ora fate attenzione a scendere e festeggiate al CB ne avete tutti i diritti. La calma e la pazienza Vi ha premiati.
Bravissimi!
grande impresa compiuta da grandi uomini
un grazie di cuore a tutti coloro (su tutti lo staffa di montagna.org) che chi hanno tenuto informati in queste ore e in questi giorni.
Buona discesa agli alpinisti
GRANDI ! Sono emozionato come se fossi anch’ io lassu’ a un dito del cielo.
Un grande grazia a Tamara il cui grande apporto ha permesso questa immensa conquista di squadra.
Un’ ultimo pensiero a Simone troppe volte ingiustamente bistrattato, che vi piaccia o no questo ‘Signore’ fa parte dei grandi della storia dell’ alpinismo dimostrandolo con i fatti ” brao Simu! ”
( e ovviamente un grande grazie e rispetto a Txikon e Ali )
Come si può definire “conquistatore dell’inutile” un alpinista?! La conquista di una vetta è sempre quanto di più utile ci possa essere per chi l’ha compiuta!
GRANDE SIMONE ..NON AVEVO DUBBI SULLA RIUSCITA DELL’IMPRESA ..HAI PORTATO SEMPRE IN ALTO IL NOME DELL’ALPINISMO ITALIANO SENZA TROPPI PROCLAMI E PUBBLICITA’ …SONO LIETO DI AVERTI CONOSCIUTO IN UN INCONTRO PUBBLICO E CONSERVO UN TUO LIBRO …8000 METRI DI VITA CON LA TUA DEDICA TI SEGUO SEMPRE….COMPLIMENTI SIMONE E AGLI ALTRI COMPAGNI
leggo in tutti i notiziari che Moro ha conquistato il Nanga; ma nessuno la dice com’è realmente e cioè che Moro si è aggregato agli altri con perlomeno metà via gia attrezzata; onore al Moro ma diamo a cesare quel che è di Cesare perché a leggere sembra che Moro si sia tirato dietro gli altri
Peccato per Nardi meritava forse di più lui di arrivare in cima e forse senza aggragazioni strane ora sarebbe in vetta
Condivido in pieno! Ovunque si dice “Moro ha conquistato il Nanga Parbat” ma nessuno dice che fino a campo 3 la via è stata attrezzata dagli altri e che lui si è aggregato solo dopo! Con tutto il rispetto per Moro troppo facile dire di “aver conquistato un 8000” quando la fatica più grande ce l’hanno messa gli altri. Lui non ha fatto altro che attaccarsi alle corde fisse come un cliente di una spedizione commerciale! La vetta è di Ali ed Alex e solo in minima parte di Moro!
CONDIVIDO APPIENO! Certo, Moro è forte ma nessuno sa e parla di Nardi. Mro deve essere più umile e meno sbruffone!
NON CONDIVIDO. Un successo così può solo essere di squadra per cui va ripartito equamente sui 4 protagonisti che ci hanno creduto sino in fondo, compresa Tamara. In una squadra vincente le qualità di ognuno si fondono solo se c’è totale armonia tra tutti. Per uno che fatica di più, c’è un altro meno forte ma di maggiore esperienza. Per uno che ha sempre alto il morale, un altro è più attento e prudente.
pakistan,italia e spagna sono la dimostrazione che l’alpinismo nazionalista per fortuna è morto il secolo scorso. Di “conquiste” e di “sventolare tricolori” parlano solo più gli incompetenti che scambiano l’alpinismo col calcio e la stampa generalista, non certo Moro né gli altri 3 protagonisti. Si, è vero che Nardi ha messo (con bielecki e altri) le corde fisse sulla kinshofer. Ma Nardi, pur capace himalaysta, quell’armonia con gli altri non l’ha trovata. E non è la prima volta per lui in spedizione. Stavolta l’ha pagato caro. Bravi Alì, Simone, Alex e Tamara!
pagliacciata totale………………..i nostri eroi ora sono pronti per l’isola dei famosi…………..
Guardati bene allo specchio e noterai che la tua pelle é diventata verde dall’invidia. Facile parlare di pagliacciata stando tranquillamente seduto sul divano. Io sono orgogliosa del fatto che sono riusciti ad arrivare in cima.
Loro sono saliti sul NANGA, quelli che parlano a vanvera al limite l’unica cosa su cui salgono è la tazza del WC. Per l’isola dei famosi ci vanno solo i vip imbecilli.
Grandissimi tutti
Ci hanno dimostrato, per l’ennesima volta, che con molta perseveranza e resilienza si possono raggiungere traguardi impensabili.
Con grande tenacia i sogni spesso diventano una spendida realtà
Ps: Chi dice che è un pagliacciata totale resistere per due mesi a quelle quote ed in quelle codizioni,o soffre di grande invidia o non sa neanche lontanamente lo sforzo fisico e mentale necessario per raggiungere questo tipo di imprese.
Grande Simone e immensa Tamara
Guem, l’unico pagliaccio di questa storia è quello che vedi quanto ti specchi.
Grandi!!!! Spero che anche Tamara alla fine ce l’abbia fatta.
Porca vacca, la quantità di fenomeni in Italia è impressionante.
Commentate citazioni senza neanche conoscerle, sminuite una salita invernale di un 8000 e se siete stati sul Rosa in. Estate è già tanto.
Queste si che sono pagliacciate.
… ma chi la dura la vince !
Bravissimi ! Fino a ieri eravate GRANDI, da oggi in poi siete IMMORTALI !!! Grazie alla redazione che ci ha permesso di seguire quasi passo per passo questa grande impresa. Grazie in particolare ad Agostino per le competenti e raffinate descrizioni di soggiorno ad alta quota, che chi le ha spesso vissute sa bene interpretare. Per Tamara e Simone ho sempre pregato: Haltet die Ohren steiff (loro capiscono).
M’inchino al coraggio e alla tenacia di questi uomini e alla saggezza di Tamara se dovesse
aver veramente rinunciato a pochi metri dalla vetta. In vetta ci è arrivata con lo spirito dei suoi
amici. Grandissimi. Paolo Bombardieri
Mi sa’che sto giro per i nostri eroi(ITALIANI) scatta un vitalizio e qualche poltrona in regione.Mamma che teatrino
bravi tutti! ……e ai soliti piu’ saccenti che intelligenti (guem) imparino a rispettare la fatica degli altri.
trekkers55
Caro guem, e’ chiaro che tu sei un ‘eroe in pantoffole’ e non hai idea delle sofferenze e dei rischi.
Per come ho conosciuto Simone, so che lo fa per passione e amore per la montagna. Chi fa alpinismo a quei livelli lo fa sopratutto per passione e non per assicurarsi un ‘avvenir malfido’ (Manzoni) che puo’ finire da un giorno all’altro. Nessun grande alpinista e’ mai diventato ricco, mentre guide e portatori nepalesi e pakistani, che sono i piu’ forti, guadagnano solo quel poco che gli serve per vivere. Per loro e’ un lavoro come un altro, ma rischiano la vita.
Peccato davvero che la Lunger (oltre a scontare, probabilmente, la minore acclimatazione che accomunava i due italiani rispetto al basco e al pakistano) abbia pagato a così caro prezzo, con la rinuncia alla vetta, il veniale errore di strategia di forzare la tempistica della scalata finale con 48 ore di anticipo rispetto a ciò che le carte meteorologiche permettevano di pianificare, col risultato di affrontare la dura salita a Campo 2 in un giorno ancora caratterizzato da venti molto forti, e soprattutto di trascorrere poi 30 ore bloccati su quell’esiguo terrazzino sospeso nel vuoto in balia delle raffiche e del freddo, sperpero di energie non da poco durante una simile impresa.
Peccato perché poi l’annunciata clamorosa ampiezza della finestra (almeno 6 giorni potenzialmente buoni come giorno da vetta, dal 25 febbraio al 1 marzo, più condizioni comunque garantite per la discesa in sicurezza il giorno seguente), alla fine, è risultata pienamente confermata, non c’era nessuna fretta.
Anni di sacrifici, preparazione, dedizione… alla fine peró TUTTI e quattro ce l’hanno fattaaaaa!!!! GRANDE impresa!!! Il rispetto per la montagna ha vinto ancora!!
Incredible and fascinating feat!
Siete solo dei grandi!
Grende signor moro non avevo dubbi che celavrebbe fatta ma poi in inverno beee non ho parole insomma il signore della montagna impresa biblica saluti al mio mio mito alpinistico
Ognuno deve giudcare i propri errori e vivere la montagna nel rispetto della natura e del prossimo. Imprese come queste vanno solo lodate.bravi tutti,anche chi va sul rosa in estate.