Meteo Nanga
[:it]Riportiamo il parere di Filippo Thiery, il meteorologo che ha seguito nel dettaglio la spedizione di Alex e Nardi al Nanga Parbat.
“Premesso che ragionare da una comoda scrivania a latitudini e quote mediterranee, peraltro cullati dal tepore di un febbraio a dir poco travestito da aprile, è sempre facile… dopo tanta pazienza nell’aspettare la finestra giusta, appare francamente incomprensibile la scelta di partire dal CB almeno 48 ore prima del dovuto, affrontando tratti così impegnativi come salita e pernottamento a C2/C3 in giornate ancora sferzate dal bordo del jet stream (venti in vetta stimabili ieri in 130/150 km/h, oggi 100/130 km/h)… quando davanti c’è la finestra più lunga e clamorosa del secolo. Uno spreco di energie e un logorio per il fisico, davvero veniali.”[:]