Alpinismo

Nanga: volo di Nardi

[:it]ISLAMABAD, Pakistan – Daniele Nardi, qualche minuto fa, ha postato le motivazioni del perché è tornato al campo base, che noi riportiamo.

“Purtroppo ieri sera verso le 16e30, ora Pakistana (12e30 Italia), mentre salivo le corde a metà delle rocce Kinshofer ho avuto un incidente. Ero a circa 70 o forse 100m dal campo 2 quindi ad una quota superiore ai 6000m. Stavo salendo un tratto di roccia leggermente strapiombante su vecchie corde fisse con uno zaino molto pesante e carico dei materiali necessari per le giornate successive e per allestire il campo.
Ahimè, l’ancoraggio sommitale ha ceduto e sono volato giu anche se le corde a cui ero assicurato erano discrete. 

Il volo è stato di circa 8/15 m, difficile per me dirlo con esattezza. Ero quasi all’uscita del tratto di roccia quando in un “battito di ciglia” mi sono ritrovato ad urtare contro il pendio ghiacciato sottostante a testa in giù.

Sono schizzato via come un proiettile.
Fortunatamente avevo fissato tre punti di sicurezza dal mio imbraco alle varie corde fisse in loco.
Una di queste corde è rimasta incastrata in un piolo di una vecchia scala e quest’ultima ha tenuto.

Photo Courtesy Daniele Nardi
Photo Courtesy Daniele Nardi

La caduta è comparabile ad una caduta in ferrata dove i “fattori di caduta” sono veramente molto alti, per i non addetti ai lavori sono le cadute potenzialmente distruttive per le corde di sicurezza.
Non so perché sono ancora vivo ma è così.

Per fare un paragone, il volo di Adam dei giorni scorsi ha avuto un fattore di caduta di circa 1,3 o 1,5 pur avendo volato per 80m circa. Il mio ha raggiunto un fattore di circa 4 o 5, se non maggiore, pur volando per molto meno.

Sul momento non ho avuto grossi dolori, era troppo alta a mio avviso l’adrenalina e la voglia di scendere.
Sono sceso di notte ed è stata una discesa rocambolesca. Sono arrivato al campo base alle 23.00 circa.

Ora sto bene a parte qualche dolore alla schiena ed alla spalla…speriamo che non peggiorino.”

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