Cronaca

Torre Trieste, incidente in parete sulla via Cassin

L'intervento di recupero con gancio baricentrico su Torre Trieste (Cnsas Veneto)
L’intervento di recupero con gancio baricentrico su Torre Trieste (Cnsas Veneto)

TAIBON AGORDINO, Belluno — Incidente sulla via “Cassin” della Torre Trieste per Matteo De Zaiacomo: il giovane talento valtellinese dell’arrampicata è rimasto ferito sabato mentre scalava con il padre. A causa del punto in cui era avvenuto l’incidente, i soccorritori hanno raggiunto e recuperato il 21enne con un gancio baricentrico.

Secondo quanto riporta il comunicato stampa ufficiale emesso dal Cnsas Veneto, i De Zaiacomo avevano deciso di affrontare sabato la nota via “Cassin” sulla Torre Trieste (2458 metri). Pare che un chiodo sia fuoriuscito dalla roccia e il giovane valtellinese, che procedeva come primo di cordata, è improvvisamente “volato” per una decina di metri, sbattendo sulla parete.

Sul luogo dell’incidente è stato inviato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha prima imbarcato un soccorritore della Stazione di Agordo per individuare velocemente l’infortunato. Per raggiungere il punto in cui si trovavano i due rocciatori, un tratto strapiombante della parete, si è reso necessario l’utilizzo di un gancio baricentrico.

Matteo De Zaiacomo in Kirghizistan (Photo Luca Schiera courtesy of ragnilecco.com)
Matteo De Zaiacomo in Kirghizistan (Photo Luca Schiera courtesy of ragnilecco.com)

É stato quindi fatto intervenire un secondo soccorritore della Stazione di Agordo che con il compagno e il tecnico del Soccorso alpino dell’equipaggio sono stati trasportati fino in quota. Sbarcati in parete, i soccorritori hanno imbarellato direttamente il 21enne, il quale è stato recuperato poi dall’eliambulanza. Il mezzo aereo ha poi trasportato il ferito, con sospetti traumi al bacino e a una caviglia, all’ospedale di Belluno.

É stato lo stesso Matteo De Zaiacomo a confermare su Facebook di essere stato vittima dell’incidente sulla Torre Trieste. Durante l’estate la giovane promessa dell’arrampicata si è recata con il Ragno di Lecco Luca Schiera nella valle di Ak-su, in Kirghizistan. I due climber hanno aperto una nuova via, “Atlantide”, mentre Schiera ha aperto in solitaria “La Bolla”.

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