Cronaca

Frane su Monte Mezzocorona e Civetta: due feriti

Frana sul Civetta (Photo courtesy of Ansa/Vigili del Fuoco)
Frana sul Civetta (Photo courtesy of Ansa/Vigili del Fuoco)

BERGAMO — In meno 24 ore si sono staccate due frane da altrettante vette delle Alpi Orientali. Il primo crollo è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato sul Monte Mezzocorona, in Trentino, in cui due escursionisti sono rimasti feriti. Nella tarda mattinata di ieri, invece, un costone roccioso si è staccato dal versante nord-ovest del Civetta.

La prima frana si è staccata attorno alle 18 di sabato sul versante meridionale del Monte Mezzocorona, vetta di 891 metri che costituisce la propaggine meridionale del gruppo montuoso trentino della Costiera della Mendola. Il materiale caduto è finito su un sentiero, coinvolgendo due escursionisti. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e personale medico per un sopralluogo e verificare che nessun altro fosse rimasto coinvolto.

I due escursionisti, rimasti lievemente feriti, sono stati medicati sul posto e rimandati a casa. Dopo la bonifica, che ha escluso la presenza di altre persone, e il sopralluogo del geologo della Provincia, quest’oggi inizieranno le operazioni di disgaggio. Nel frattempo è vietato il transito lungo il sentiero interessato dal distacco. L’ordinanza era già stata emessa dal sindaco di Mezzacorona nella giornata di sabato in cui indicava la “chiusura temporanea del sentiero 500 che dal piazzale della stazione a valle della Funivia porta alla località Monte.”

Nella mattinata di ieri, invece, un costone roccioso alto circa 150 metri e largo 20 è crollato dal versante nord-ovest del Civetta. Attorno alle 11 alcuni escursionisti hanno dato l’allarme dopo aver sentito un forte boato. L’elicottero dei Vigili del Fuoco si è alzato in volo e, dopo un sopralluogo, ha escluso il coinvolgimento di persone così come l’interessamento di sentieri o vie.

“Si è trattato di un crollo davvero imponente. – ha dichiarato a Il Corriere delle Alpi il vice comandante del corpo forestale di Belluno, Isidoro Furlan – Una sassaiola importante si era verificata qualche giorno prima sempre in quell’area, ma poi il fenomeno si era bloccato, fino a ieri mattina quando una parete di vaste dimensioni si è staccata dalla montagna, rovinando a valle con un boato enorme e sollevando una gran quantità di polvere che è stata visibile a lunga distanza. Si tratta però di un evento naturale che si è concluso con questo crollo.»

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