Cronaca

Parco Abruzzo, orso ucciso da un colpo di fucile

Orso bruno marsicano (Photo courtesy of  Società Cooperativa Sherpa/Pnalm)
Orso bruno marsicano (Photo courtesy of Società Cooperativa Sherpa/Pnalm)

L’AQUILA — É arrivata ieri dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Grosseto la conferma sulla causa della morte dell’orso ritrovato una settimana fa in provincia de L’Aquila: l’esemplare è stato ucciso con un colpo di fucile. Si tratta del quarto plantigrado morto nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dall’inizio dell’anno.

La carcassa dell’animale è stata scoperta venerdì 12 settembre da un ragazzo del posto che stava procedendo in bicicletta lungo il sentiero ciclabile che attraversa la zona boschiva di Pettorano sul Gizio, comune in provincia de L’Aquila confinante con la città di Sulmona. Si trattava di un orso marsicano maschio di circa 3 anni di età e di quasi 90 chili di peso.

Nella giornata di martedì la carcassa è stata trasferita all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (Izslt) di Grosseto per la necroscopia e le analisi del caso. Ieri il Corpo Forestale dello Stato ha comunicato che “l’orso è stato trafitto da un colpo sparato con una munizione spezzata. Uno dei pallettoni ha raggiunto l’intestino ed ha provocato un’infezione: la peritonite è risultata fatale.

Sulla base delle risultanze dell’Izslt di Grosseto il Corpo forestale dello Stato, coordinato dalla Procura della Repubblica di Sulmona, sta procedendo ad effettuare tutte le operazioni di ricerca delle fonti di prova per rintracciare i colpevoli dell’uccisione del plantigrado, nonché a ricostruire gli spostamenti dell’orso nelle ore antecedenti il decesso.”

Si tratta del quarto plantigrado morto nel 2014 nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm). L’ente ha evidenziato la gravità del fatto, sottolineando come sia necessario rafforzare la tutela degli esemplari e vi sia “l’esigenza di avere una struttura operativa dedicata esclusivamente alla tutela dell’orso, che possa operare a tempo pieno dentro e fuori Parco.”

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