Alpinismo

Cristina Piolini alla caccia del Lhotse

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TORINO — Piemontese, 33 anni, Cristina Piolini è una delle donne che ha deciso di dedicare la vita all’alta quota. Nel suo curriculum ci sono alcune “prime assolute", come la discesa femminile in solitaria con gli sci del Canalone Tyndall, sulla parete Est del Monte Rosa. E diverse spedizioni extraeuropee fra cui vette del Pamir, del Karakorum, delle Ande peruviane e su su fino allo Shisha Pangma, disceso con gli sci lo scorso anno.

Cristina dopo lo Shisha il tuo prossimo obiettivo è il Lhotse. Una montagna affascinante ma difficile…
E’ difficilissima. C’è poca neve e ci saranno molti ostacoli, fra cui il canale che porta alla cima.
Quando affronterai la sfida?
Dal 15 maggio in avanti.
 
Con te ci saranno nomi importanti dell’alpinismo…
Sì, ci saranno il “Gnaro” Mondinelli, Mario Merelli, la compagnia di Emilio Previtali con Marco Zaffaroni. Poi ci sarà una ragazza spagnola conosciuta ad ottobre dopo lo Shisha Pangma, Catalina. E’ l’anno del  cinquantesimo del Lhotse, lassù ci sarà il mondo intero.
 
Cosa significa per una donna affrontare una sfida del genere?
E’ una sfida con se stessi sempre, anche per un uomo. Però per una donna, per una ragazza è sempre una bella impresa…anche per le dicerie degli ometti che ci sono al campo base. Spero di raggiungere la vetta. Di solito quando ho un progetto in mente riesco a portarlo a termine, il Lhotse non lo so. E’ una roulette…
 
Le maggiori difficoltà di questa montagna sembrano concentrate lungo la cresta sommitale…
Sì. E poi c’è la Ice fall, la zona dei crepacci, che è molto brutta. Io adesso sono appena tornata dal laboratorio Piramide del Comitato Ev-K²-Cnr. Andavo a fare allenamento sul base e vedevo sempre questa Ice fall. E’ una serie di crepacci davvero impressionante. E’ la prima parte che porta al campo 1 che è veramente brutta.
 
Quanto tempo ci vuole per salire fino in cima?
Le variabili sono molte. Bisogna vedere le condizioni di salute di ciascuno di noi. Bisogna vedere il meteo. L’armonia della squadra. Sono tanti i fattori chen si devono incastrare. Se tutti ci diamo una mano, riusciamo a salire in poco tempo. Allo Shisha Pangma ci siamo riusciti. Stavamo tutti bene e il tempo, più o meno, è stato clemente.
 
Quanti giorni di bel tempo servono per riuscire a completare la salita?
Io volevo farla in stile alpino, quindi preparare i campi, poi scendere, risalire. Volevo fare il campo 1, campo 2, campo 3 e poi riscendere. Credo in tutto una settimana.
 
Maggio ha finestre di bel tempo così ampie da quelle parti?
La speranza è che il monsone arrivi il più tardi possibile. Nella zona non ci sono precipitazioni da tanto tempo. Speriamo bene.

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