Alpinismo

Annapurna Sud: nuova via per Humar

LJUBLJANA, Slovenia — Una nuova via, in stile alpino, nello stesso settore di parete salito da Arthur Hajzer e Jerzey Kukuczka nel 1988. Questa l’impresa compiuta da Tomaz Humar, che il 28 ottobre scorso ha salito in solitaria la Sud dell’Annapurna e poi ha raggiunto in cresta la cima est del massiccio, alta 8.026 metri. Ecco, finalmente, tutti i dettagli e le immagini dell’impresa.

La notizia che Humar ha salito la parete, fino alla cima est, lungo un nuovo itinerario è stata diffusa nei giorni scorsi dall’alpinista e confermata dalle autorità nepalesi, Elizabeth Hawley compresa.
 
La via si snoda sul lato destro della parete Sud. Sale verticale, incrociando in un punto la storica linea tracciata dai polacchi Arthur Hajzer e Jerzey Kukuczka nel 1988, fino a 7.500 metri. E poi percorre la cresta est fino alla cima orientale dell’Annapurna.
 
Le due vie – la Humar e la Hajzer-Kukuczka – si incrociano su un piano ghiacciato a circa 5.800 metri, dove Humar ha piazzato il primo bivacco. E nella parte superiore, salgono vicinissime distandosi di circa cento metri.
 
"Non sapevo che qualcuno era salito prima di me lì vicino – ha raccontato Humar -. Le condizioni erano pessime, per tutto il mese di settembre aveva nevicato e appena ho iniziato la salita il vento che soffia da Nord – Nordest, chiamato Jet Stream, ha cominciato a soffiare a 100-150 chilometri orari".
 
Nonostante questo, però, l’alpinista è riuscito a chiudere il suo progetto in soli due giorni. Era partito, in realtà, il 24 ottobre insieme all’amico Jagat Limbu, insieme a cui ha raggiunto i 5.800 metri del primo bivacco. Qui hanno sostato per un giorno a causa del forte vento e dello scarso acclimatamento.
 
"Il 27 ottobre sono partito da solo – racconta ancora Humar – senza casco, corda e imbrago: tutto lasciato a Jagat. Con me avevo un po’ di cibo, gas e il materiale per il bivacco, che ho allestito in una truna scavata a 7.200 metri. Il giorno dopo il cielo era limpido ma soffiava un vento forte e gelido: in due ore ho raggiunto la cresta est, a 7500 metri, dove erano passati nel 1984 Loretan e Joss".
 
Poi Humar ha percorso la cresta in direzione della vetta, mentre l’ambiente si faceva sempre più ostile: forti raffiche, crolli di neve e ghiaccio, minaccia di valanghe. Alle 3 del pomeriggio ha raggiunto la cima est dell’Annapurna e qui si è fermato.
 
"Anche se il tempo era buono non avrei mai osato continuare per raggiungere di nuovo la vetta principale – commenta l’alpinista -. Dio mi aveva permesso di raggiungerla già nel 1995: era il mio primo 8000. E così ho cominciato la lenta discesa, mentre la notte stava calando. Alle 20.25 sono arrivato al mio bivacco: sono entrato in meditazione e alle 3 di mattina finalmente ho preparato una tazza di thé aspettando l’alba".
 

Guarda tutte le foto della salita di Tomaz Humar

Sara Sottocornola

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Foto courtesy Tomaz Humar e Camp

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