Alpinismo

Shisha, sfuma il sogno di Previtali

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LHASA, Tibet — Sfuma a poche centinaia di metri dalla vetta il sogno di Emilio Previtali sullo Shisha Pangma. L’alpinista bergamasco era partito alla volta dell’ottomila tibetano con l’intenzione di scendere con lo snowboard dal Couloir Chamoux.

Previtali era partito la settimana scorsa dal campo base con Kris Erickson, fotografo americano che ha deciso di accompagnarlo in quest’avventura. Sulle spalle, gli zaini carichi l’uno dello snowboard, l’altro degli sci: contro il vento "sembravano due cinghiali attaccati che tiravano in direzione opposta", come ha raccontato lo stesso Previtali.
 
Hanno pernottato a -10 nella tenda di campo 1, semisepolta dalla neve. Poi hanno preso a salire verso campo 2. La traccia, nella neve alta, non c’era, perchè tutti stavano rientrando. Sono arrivati a quota 7.000, poi hanno dovuto fare dietrofront e sono scesi.
 
Le condizioni ambientali erano troppo estreme. Il cielo era sereno, ma la neve caduta negli ultimi giorni unita alle forti raffiche di vento e alle temperature rigidissime hanno reso impossibile salita non soltanto di Previtali, ma anche di tutte le altre spedizioni che aspiravano alla vetta.
 
"La discesa del Couloir Chamoux rimane da compiere – commenta Previtali, tornato al base -. E’ inviolata. Come la cima dello Shishapangma, per quest’autunno almeno. Io ho dato tutto nell’unico tentativo alla cima che era possibile fare. Provo una stanchezza assoluta oggi, un senso di vuoto che raramente ho provato in vita mia. Ma su queste montagne bisogna sapersi accontentare. Sapere attendere".
 
Sara Sottocornola
Foto courtesy Extremehd

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