Sicurezza in montagna

Soccorso Alpino Piemonte: meno interventi, ma più persone salvate nel 2013

Una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (Sasp) con il proprio mezzo (Photo courtesy of www.facebook.com/pages/Soccorso-Alpino-XIIa-Canavesana)
Una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (Sasp) con il proprio mezzo (Photo courtesy of www.facebook.com/pages/Soccorso-Alpino-XIIa-Canavesana)

TORINO — Poco più di mille le missioni di soccorso, ma oltre 1300 le persone salvate e 74 i morti: questo, in estrema sintesi, il bilancio per il 2013 del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (Sasp). Gli interventi sono lievemente calati rispetto al 2012, mentre sono aumentate le persone soccorse (1233 nel 2012) e, seppur lievemente, il numero di vittime (70 nel 2012).

Nei giorni scorsi si è tenuta l’Assemblea Regionale Ordinaria del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (Sasp) in cui sono stati presentati i dati per il 2013. Le operazioni effettuate sono state 1012, in lieve calo rispetto al 2012 in cui erano state 1069.

Gli interventi, come lo scorso anno, sono stati equamente suddivisi tra squadre di terra, 54 percento, e personale a bordo di elicotteri, 46 percento. In aumento le persone soccorse: 1302 rispetto alle 1233 del 2012. La maggioranza delle persone salvate stava praticando escursionismo, 30,20 percento, seguita dagli sciatori sulle piste, 13,40 percento e i cercatori di funghi, 7,40 percento.

Da sottolineare gli interventi per il distacco di valanghe: 15 operazioni di soccorso con 29 persone coinvolte e 3 deceduti. Per quanto riguarda le vittime, quest’anno sulle montagne piemontesi sono morte 74 persone. Un lieve aumento rispetto all’anno precedente in cui erano state 70.

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