Alpinismo

K2 da Ovest: i russi entrano nella storia

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CAMPO BASE K2, Pakistan — Storica impresa degli alpinisti russi che hanno raggiunto la vetta del K2 salendo dalla terribile parete Ovest, portando a termine una delle scalate più difficili degli ultimi dieci anni.

Erano circa le 10.45 ora locale quando Nick Totmjanin and Alexey Bolotov hanno raggiunto la vetta del colosso pakistano di 8611 metri. Subito dopo è stata la volta di Gleb Sokolov giunto in cima alle 11.10 del mattino. Quaranta minuti anche Eugeny Vinogradsky ha toccato la vetta della seconda montagna più alta del pianeta e la più difficile in assoluto.
 
E’ stata una scalata magistrale quella dei russi. Già dalle prime ore della notte il capospedizione Victor Kozlov aveva annunciato la partenza di 9 scalatori dai campi alti diretti alla vetta. In quel momento Shabalin and Tukhvatullin si stavano preparando il loro tentativo da campo 7. mentre alle 5 del mattino (ora locale) Totmjanin, Bolotov, Kirievsky, Volodin, Sokolov, Vinogradsky and Gorelik cominciavano la loro salita da campo 6.
 
Nel frattempo i colleghi russi Mariev and Popovich – che avevano raggiunto la vetta l’altro ieri a mezzogiorno, passando indenni attraverso una bufera – hanno cominciato la loro discesa e nelle prossime ore arriveranno a campo base.
 
Forza, tecnica, determinazione e coraggio. Sono questi gli ingredienti che hanno consentito la salita della difficilissima parete ovest. L’impresa dei russi entra a pieno titolo nella storia dell’alpinismo. Gli uomini di Kozlov hanno completato la salita attraverso la nuova via, dopo mesi di lavoro senza sosta, attraverso intemperie e bufere, e rimanendo per un tempo che pareva infinito nella "death zone (la zona della morte)", senza ossigeno supplementare.
 
Photo courtesy www.K2climb.net

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