Cronaca

Brescia, torna dopo 3 mesi nei boschi

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MUSCOLINE, Brescia — Ha vissuto per tre mesi nei boschi, dormendo con i cinghiali e cibandosi di bacche. Alberto Zabbialini, il meccanico 28enne scomparso da brescia tre mesi fa, convinto di avere una malattia incurabile a causa di una diagnosi errata, è tornato a casa.

Pallido, dimagrito, ma enormemente sollevato, ha riabbracciato i genitori poco più di 48 ore fa, nella sua casa di Muscoline, in provincia di Brescia.
 
Il ragazzo ha raccontato di aver appreso in un Internet point, pochi giorni fa, la notizia della diagnosi errata che lo aveva spinto a scappare di casa. Così ha chiamato il padre e poi si è affrettato a tornare a casa.
 
"Ho vissuto da eremita nei boschi del savonese" avrebbe raccontato il ragazzo rientrando a casa. Proprio su quelle montagne era stato ritrovato lo scooter del ragazzo pochi giorni dopo la scomparsa, e proprio lì erano proseguite le ricerche.
 
Il giovane avrebbe raccontato di aver sentito, a volte, le voci delle persone che lo chiamavano. Ma non voleva farsi trovare da nessuno, e si è dileguato nei boschi vivendoci per settimane.
 
Quando aveva fame riusciva a raggiungere una stazione di servizio dell’autostrada, dove si comprava del cibo con i soldi che aveva preso prima di scappare.
 
Fino a quando ha deciso di prendere un treno e di raggiungere Genova, dove in un Internet Point ha cercato notizie di sè. E ha scoperto di non essere malato.
 
 
Foto courtesy of www.corriere.it

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