Alpinismo

Prima salita del Pumari Chhish South

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ISLAMABAD, Pakistan — Uno picco di 7.350 metri nella valle dell’Hispar, in Karakorum. Un picco ostico e selvaggio, ma tremendamente affascinante. La sua prima salita è stata intascata, il mese scorso, dagli alpinisti francesi Yannick Graziani e Christian Trommsdorff. In perfetto stile alpino.

Il Pumari Chhish South era una di quelle montagne inviolate, remote e poco frequentate del Karakorum. Ma negli ultimi anni, i vertiginosi e incredibili versanti gli avevano fatto guadagnare la sua fama, soprattutto tra i pionieri dell’esplorazione alpinistica come Graziani, Trommsdorff o il russo Valery Babanov.
 
I due francesi avevo già tentato di salire la parete sud della montagna quattro anni fa, senza successo. Ma quei 2.700 metri di roccia e ghiaccio li avevano stregati, e hanno voluto ritornare. Stavolta per vincerla.
 
Ce l’hanno fatta il 12 giugno. Dopo aver risalito con le pelli di foca il ghiacciaio dello Yutmaru. Dopo tre giorni di scalata su pendii nevosi a strapiombo sulla valle. Dopo altri due giorni necessari a superare, 300 metri di pilastro roccioso coperto di verglas e poi una cresta affilata.  Lo hanno fatto praticamente in libera, tranne qualche metro strapiombante che ha reso necessarie delle misure di autoassicurazione.
 
"Era la montagna inviolata più bella che avessi mai visto – ha dichiarato Trommsdorff -. La superficie e la pendenza somigliano molto a quelle della Nord dell’Eiger. Il tratto finale è anche più duro del pilastro Nordest del Chomoloari".
 
Un paragone che non cade a caso. La salita al pilastro Nordest del Chomolari, in stile alpino, ha fatto vincere il Piolet d’or 2006 a Marko Prezelj e Boris Lorencic. Della giuria che ha assegnato il premio, faceva parte anche Trommsdorff.
 
Il Pumari Chhish South, quest’estate, era nel mirino anche di Babanov. Ma il celebre alpinista russo ha annunciato, nei giorni scorsi, la resa della sua spedizione a causa del forfait del compagno di cordata canadese Patrick Delaney, che avrebbe rinunciato a scalare al momento di attaccare la parete.
 
Sara Sottocornola
 
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