ALAGNA VALSESIA — Ha un piede fasciato e le stampelle. Silvio Gnaro Mondinelli, alla vigilia della partenza per il suo 14esimo ottomila, si è procurato una brutta distorsione alla caviglia. Ma altro che ospedale. E’ lì, tra i tornelli degli imbarchi alla Malpensa, pronto ad imbarcarsi per il Karakorum.
L’incidente "domestico" – se così si può definire, visto che è accaduto ad Alagna Valsesia e non su qualche cima himalayana – risale a domenica scorsa. Una storta e un dolore lancinante non permettevano al "Gnaro nazionale" di appoggiare il piede a terra.
"Ho consultato medici, stregoni e chi più ne ha più ne metta – racconta Mondinelli -. Il verdetto è che il piede non è rotto, solo distorto, e così ho deciso di partire lo stesso. Il trekking inizierà solo tra 7 giorni e faccio conto, per allora, di essere a posto".
Altrimenti?
"Altrimenti mi lego stretto lo scarpone e salgo lo stesso! – scherza Mondinelli -. A parte le battute, l’unica cosa che mi infastidisce davvero è dover girare per gli aeroporti con le stampelle".
L’aereo per il Pakistan parte oggi dalla Malpensa. A bordo, insieme a Mondinelli, ci sono Marco Confortola, Alberto Magliano e cinque giovani alpinisti provenienti dall’Abruzzo e dalla Valsesia.
"Sono tutti giovanotti – dice Mondinelli – io e Alberto siamo i "nonni" della spedizione. E’ bello avviare questi ragazzi all’alpinismo himalayano, sono bravi e appassionati".
Il loro obiettivo è il Broad Peak, gigante pakistano di 8.042 metri, che proprio quest’anno festeggia il 50esimo anniversario della prima salita. E che, in caso di successo, consacrerebbe Mondinelli nell’olimpo dei pochi uomini al mondo ad aver raggiunto la cima dei 14 ottomila della terra senza ossigeno.
La spedizione alpinistica avrà anche un seguito "multimediale". Ci saranno infatti due fotografi, che avranno il compito di immortalare il Karakorum e la loro salita in vista della pubblicazione di un libro i cui proventi andranno in beneficienza.
Sara Sottocornola
